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Palma originaria della Cina orientale e centrale, viene coltiva
frequentemente come pianta ornamentale per il portamento e la
rusticità che la rende adatta all'ambiente urbano; la resistenza al
freddo (è in grado di sopportare temperature fino a -10 °C) ne
consente la diffusione non solo nel Meridione, ma anche in Italia
settentrionale. Il tessuto fibroso che avvolge la base delle foglie e
ricopre il fusto è particolarmente tenace e resistente e viene
adoperato in Cina per lavori di intreccio, come stuoie e funi. Il nome
generico deriva dal greco 'trachýs' (ruvido) e 'karpós' (frutto), per
l'aspetto dei frutti. La specie è dedicata a Robert Fortune (1812-
1880), raccoglitore in Cina di piante per la Royal Horticultural
Society. Forma biologica: fanerofita scaposa. Periodo di fioritura:
marzo-giugno.
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Foglie pennate
38
38
Foglioline fortemente odorose se sfregate tra le dita,
almeno alcune più lunghe di 5 cm
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38
Foglioline non odorose, tutte più brevi di 5 cm
40
39
Foglie con più di 11 foglioline, di odore sgradevole se sfregate tra le dita. Frutto alato
Ailanthus altissima (Mill.) Swingle
Pianta asiatica introdotta in Francia a metà del '700, oggi è comune
in tutta Italia sotto la fascia montana presso gli abitati, lungo le vie,
in prati abbandonati ove ritarda la ricostituzione dei boschi. L'ailanto
fu introdotto in Europa per usarne le foglie come alimento per i
bruchi di
Philosamia cynthia
(bombice dell'ailanto), in sostituzione
di
Bombyx mori
, il baco da seta, messo in crisi da una grave
malattia. L'allevamento non ebbe successo ma l'ailanto si diffuse a
tal punto da divenire una delle peggiori piante infestanti in Europa
centro-meridionale. L'invasività è dovuta all'enorme numero di semi
(sino a 250.000 all'anno), alla riproduzione anche vegetativa, alla
eliminazione della concorrenza per allopatia. Tra le sue
caratteristiche vi è quella di avere foglie che emanano un odore
sgradevole, per la presenza di formazioni ghiandolari alla base della
lamina. Semi e scorza sono tossici. Il nome generico in moluccano
significa 'albero del cielo' o 'albero che può raggiungere il cielo'.
Forma biologica: fanerofita scaposa. Periodo di fioritura. giugno-
luglio.
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Foglie con meno di 11 foglioline, di odore aromatico se sfregate tra le dita. Frutto sferico,
non alato
Juglans regia L.
Il noce è un albero originario dell'Europa meridionale ed Asia
occidentale, introdotto nel resto dell'Europa già nel Neolitico
(archeofita) e spesso subspontaneo in quasi tutta l'Italia dal livello
del mare ai 1200 m circa. Cresce in boschi e boscaglie disturbati, su
suoli limoso-argillosi profondi, umiferi e freschi. Il legno, di colore
bruno scuro, è pesante, durevole e con belle venature, ed è impiegato
nella fabbricazione di mobili di pregio. Con il mallo di frutti acerbi,
da raccogliere tradizionalmente il 24 giugno, giorno di San Giovanni
Battista, si prepara il liquore 'nocino'. I semi sono largamente
utilizzati nell'alimentazione umana e da essi si ricava un olio
alimentare impiegato anche nelle industrie di vernici, di colori e in
profumeria. Le radici contengono lo juglone, una sostanza che può
avvelenare gli alberi circostanti. Può vivere fino ai 600 anni e il suo
tronco può raggiungere i 2 m di diametro. Il nome generico deriva