Pagina 16 - Noncello_book

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Specie subatlantico-sudeuropea presente in tutta l'Italia continentale
(la presenza in Sicilia è dubbia), dal livello del mare sino alla fascia
montana inferiore. Cresce in orli e radure di boschi freschi e ombrosi
di querce e carpino bianco, su suoli limoso-argillosi freschi e con
humus dolce, ricchi in composti azotati, da neutri a subacidi. Come
in quasi tutte le rose selvatiche, i frutti sono commestibili e ricchi di
vitamina C, anche se contengono peli irritanti che ne giustificano
certi nomi volgari. Forma biologica: nanofanerofita. Periodo di
fioritura: maggio-luglio.
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Stili liberi, formanti una specie di cuscinetto più largo che
lungo
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Foglie glabre o quasi, senza ghiandole o con poche ghiandole sparse
Rosa canina L.
Specie formante un gruppo polimorfo di difficile identificazione,
diffusa in Europa, Asia occidentale e centro-meridionale ed Africa
settentrionale; è presente in tutta Italia dal livello del mare alla fascia
montana. Cresce in arbusteti, boscaglie aperte, pascoli e campi
abbandonati. In fitoterapia si usano i falsi frutti (cinorrodi) che
contengono carotenoidi, vitamine e acidi organici, pectine, glucosidi
polifenolici e sali minerali; con essi si possono preparare sciroppi e
marmellate, anche se contengono peli irritanti che ne giustificano
certi nomi volgari. Forma biologica: nanofanerofita. Periodo di
fioritura: maggio-luglio.
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Foglie distintamente pelose e/o ghiandolose almeno di sotto
Rosa corymbifera Borkh.
Specie con distribuzione estesa ad Europa, Africa nordoccidentale
ed Asia sudoccidentale, presente in quasi tutta Italia (non è stata mai
segnalata per l'Emilia-Romagna, l'Umbria e la Puglia) al di sotto
della fascia montana superiore. Cresce in arbusteti meso-termofili,
inclusi quelli su pareti rocciose, pietraie, ruderi e materiale detritico.
I falsi frutti, molto ricchi di vitamina C, possono venir usati per la
preparazione di marmellate. Forma biologica: nanofanerofita.
Periodo di fioritura: maggio-luglio.
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Pianta lianosa, rampicante
Parthenocissus quinquefolia (L.) Planch.
Liana avventizia di origine nordamericana, ne è documentata la
presenza in Italia dal 1642. È presente in quasi tutta Italia, salvo che
in Molise, dal livello del mare agli 800 m circa. Utilizzata a scopo
ornamentale per coprire muri o pergolati e spesso transfuga dai
giardini, si è naturalizzata così bene da diventare invadente. Cresce
su macerie e muri, lungo viottoli ed in discariche. I frutti contengono
acido ossalico, moderatamente tossico per l'uomo ma non per gli
uccelli. Il nome generico deriva dal greco 'parthenos' (vergine) e
'kissos' (edera), significa quindi 'edera vergine'; il nome specifico
allude alle foglie composte con cinque foglioline. Forma biologica:
fanerofita lianosa. Periodo di fioritura: giugno.
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Alberi o arbusti
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Foglie palmate
Trachycarpus fortunei (Hook.) H. Wendl.