Pagina 6 - Noncello_book

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Antere rossastre
Pyrus communis L.
Il pero comune deriva forse da incroci fra il pero selvatico europeo
ed un pero dell'Asia Occidentale (
P. communis
subsp.
caucasica
).
Ampiamente coltivato in tutta Italia sino alla fascia montana, è
sporadicamente rinselvatichito nelle siepi che delimitano antiche
proprietà. Le forme selvatiche, che secondo alcuni autori non
meritano nemmeno il rango infraspecifico, crescono su suoli
argillosi freschi, sciolti, ricchi in basi. È una pianta abbastanza
rustica che si adatta bene a tutti i tipi di terreno, predilige posizioni
soleggiate e può vivere circa 200 anni. La potatura viene effettuata
solo per migliorare la produttività, mentre non influisce sull'estetica.
Il legno, pesante, duro e compatto, viene usato nella costruzione di
oggetti di precisione come righelli o squadre. La coltivazione a
scopo alimentare risale a tempi antichissimi. Fu citato da Omero,
mentre nelle Bucoliche Virgilio sprona Melibeo a innestare i peri,
dimostrando l'uso consolidato di questa pratica. Dal XIX secolo
sono state prodotte cultivar di qualità e oggi esistono migliaia di
varietà; i frutti possono essere consumati freschi, cotti e utilizzati per
fare marmellate. Il nome generico deriva dal greco 'pyr, pyròs'
(fuoco, del fuoco), per la forma conica dei frutti. Forma biologica:
fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: aprile-maggio.
5
Antere gialle o biancastre
Malus pumila Mill.
Il melo, originario dell'Europa ed Asia occidentale per ibridazione
con altre specie, è coltivato in tutta Italia sino alla fascia montana.
Appare anche in forme inselvatichite che si avvicinano alla specie
selvatica
M. sylvestris
, da alcuni autori non considerata veramente
distinta. È una delle piante da frutto più coltivate e diffuse; la mela
viene definita 'falso frutto' in quanto si sviluppa dal ricettacolo,
mentre il vero frutto sarebbe il torsolo, che si forma dall'ovario.
Etimologia: il nome generico è quello già utilizzato dai Romani;
quello specifico in latino significa 'piccolo', 'nano'. È noto anche
come
Malus domestica
Borkh., in tal caso il nome specifico allude
alla sua coltivazione presso le case. Forma biologica: fanerofita
scaposa. Periodo di fioritura: aprile-maggio.
6
Foglie opposte
7
6
Foglie alterne
28
7
Piante lianose, con fusti rampicanti o volubili
8
7
Alberi o arbusti
12
8
Foglie non composte
9
8
Foglie composte (divise in foglioline completamente
separate tra loro)
11
9
Foglie (almeno alcune) lobate. Fiori senza petali
Humulus lupulus L.