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Ranunculus trichophyllus Chaix subsp. trichophyllus
Specie subcosmopolita presente in tutta Italia eccetto che in Puglia e
Calabria, dal livello del mare a 800 m circa. È diffusa in buona parte del
territorio regionale, con lacune nelle aree magredili, nelle Alpi Carniche e
Giulie, e nella parte orientale del territorio. Cresce in acque ferme o a
lento scorrimento, piuttosto ricche in composti azotati, su suoli fangosi
ricchi in basi ma di solito poveri in calcio. Le parti fresche sono velenose
(protoanemonina). Il nome generico in latino significa 'piccola rana' e
veniva usato sin dai tempi antichi per le sole specie acquatiche del
sottogenere
Batrachion
, anch'esso diminutivo del greco 'batràchos' (rana),
cui appartiene questa specie; il nome specifico in greco significa 'con
foglie a forma di capello'. -
Descrizione:
Pianta erbacea perenne di 2-15
dm, con fusti robusti, radicanti solo ai nodi inferiori e foglie tutte
capillari, divise in lacinie più o meno rigide, divergenti. I fiori hanno 5
sepali, 5 petali liberi, bianchi, di 3.5-5.5 mm, 9-15 stami e numerosi
carpelli liberi disposti a spirale su un ricettacolo pubescente. I peduncoli
fruttiferi, di 1-5 cm, sono minori dei piccioli corrispondenti. Fiorisce tra
aprile e giugno.
37
Foglie opposte
38
37
Foglie non opposte (isolate a pelo d'acqua, alterne,
verticillate o tutte basali)
66
38
Pianta con peli urticanti
Urtica dioica L. subsp. pubescens (Ledeb.) Domin
L'ortica comune è una specie eurasiatica comunissima in tutta Italia dalla
costa alla fascia montana superiore. Nella nostra regione, Carso incluso, è
comunissima. Origina dalle schiarite di boschi freschi visitate da grandi
mammiferi (depositi di urina), da cui è passata a vegetazioni ruderali
nitrofile su suoli limoso-argillosi freschi, molto ricchi in composti azotati.
Le foglie sono commestibili previa cottura. Fino al XVIII secolo le fibre
dei fusti servivano per produrre corde. Il nome generico deriva dal latino
'urere' (bruciare). -
Descrizione:
Pianta erbacea perenne di 3-12 dm,
generalmente dioica, con rizoma stolonifero e fusti eretti, striati. Le foglie
sono semplici, opposte, con picciolo lungo 2/3-4/5 della lamina, questa di
3-6 x 5-10 cm, a margine dentato e base cuoriforme, con 4 stipole. Fusti e
foglie cono coperti da peli urticanti. I fiori, in infiorescenze semplici o
brevemente ramose di 2-3 cm disposte in verticilli all'ascella delle foglie
superiori, sono giallo-verdastri, minuti, con 4 tepali pelosi persistenti nel
frutto e stimmi con apice arrossato. Fiorisce tra maggio e novembre.
38
Piante senza peli urticanti
39
39
Piante terrestri, o se acquatiche con foglie emergenti
dall'acqua per almeno 10 cm
40
39
Piante acquatiche radicanti sotto il pelo dell'acqua o
nell'acqua (natanti)
57
40
Foglie con forte odore di menta
41
40
Foglie senza odore di menta
43
41
Fiori riuniti in ciuffetti spaziati lungo il fusto all'ascella delle foglie
Mentha arvensis L.
Specie eurasiatico-nordamericana diffusa in quasi tutta Italia (sembra
mancare solo in Umbria, Marche, Puglia, Sardegna, e forse Molise e
Calabria), dal livello del mare alla fascia montana. Nella nostra regione è
diffusa; in Carso si concentra nell'Isontino. Fa parte della flora
commensale dei coltivi umidi e cresce su suoli limoso-argillosi, talvolta
con componente sabbiosa, da neutri a subacidi. Come per tutte le specie
congeneri, le foglie sono spesso usate per preparare bevande o per
aromatizzare i cibi. Il nome generico, molto antico, è la latinizzazione di
quello greco: la ninfa Minthe abitava nel regno di Ade, di cui era amante;
quando Ade decise di sposare Persefone, Minthe fu smembrata dalla