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Specie subcosmopolita nelle zone temperate, presente ma ormai molto
rara in quasi tutte le regioni d'Italia. La distribuzione regionale si
concentra nella bassa pianura friulana al di sotto della linea delle
risorgive, soprattutto nella sua parte occidentale, con lacune nelle aree
vicine alla costa e qualche stazione nell'area dell'anfiteatro morenico; vi
sono alcune segnalazioni antiche per le valli alpine, non confermate in
tempi recenti. Cresce in luoghi fangosi, fossi e acque lente, dal livello del
mare a 800 m circa. Il genere è dedicato a Ch.-G. Ludwig (1751-1823),
professore a Lipsia; il nome della specie allude all'habitat. -
Descrizione:
Pianta erbacea da annuale a perenne di 5-25(-60) cm, con fusti striscianti
e radicanti ai nodi oppure natanti. Le foglie sono opposte, semplici, con
picciolo di 1-2 cm e lamina ellittico-acuminata o subrotonda di 1-2.5 cm
(lanceolata e subsessile nei fusti natanti), a margine intero. I fiori, larghi
circa 4 mm, sono subsessili all'ascella delle foglie, senza petali, con 4
stami. Il frutto è una capsula di 2-5 mm. Fiorisce tra giugno e agosto.
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Fiori con petali. Fusto angoloso
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Fiori rosa
Lythrum salicaria L.
Specie oggi divenuta subcosmopolita, presente in tutta Italia, dal livello
del mare ai 1200 m circa (raramente fino ai 2100 m). È diffusa e comune
in quasi tutta la nostra regione salvo che nelle Alpi ove è rara e confinata
ai fondovalle; in Carso ha la distribuzione bicentrica di altre specie
igrofile (Isontino e Muggesano), con stazioni intermedie presso gli stagni
carsici. Cresce in luoghi umidi, ai margini di stagni e fossati, su suoli da
argillosi a torbosi periodicamente inondati, ricchi in composti azotati,
subneutri e a volte anche subsalsi. È una specie officinale dalle molteplici
proprietà. Le radici venivano utilizzate in passato nella concia delle pelli,
mentre i fiori venivano utilizzati come coloranti, sia alimentari che di
fibre naturali (cotone, lana). I germogli possono essere consumati in
insalata, mentre le foglie possono essere usate come surrogato del tè. Il
nome generico deriva dal greco 'lythron' (sangue), per il colore dei fiori e
perché in passato si riteneva fosse efficace come cicatrizzante; quello
specifico allude alla somiglianza delle foglie con quelle di alcuni salici. -
Descrizione:
Pianta erbacea perenne di 4-12 dm, con rizoma grosso e
fusto eretto, quadrangolare, più o meno alato alla base, pubescente in
basso. Le foglie sono semplici, opposte o verticillate a 3, lanceolate, di 1-
2 x 4-7 cm, quelle superiori più piccole (di circa 7 x 20 mm), con
nervature pennate fortemente sporgenti sulla pagina inferiore. I fiori sono
subsessili, con calice purpureo più o meno pubescente a tubo cilindrico o
un po' rigonfio di circa 5 mm e denti di 2-3 mm e corolla roseo-violetta
formata da 8 petali di 8-12 mm. Il frutto è una capsula ovoide di 3-4 mm.
Fiorisce tra giugno e settembre.
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Fiori gialli
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Stami molto numerosi. Petali liberi
Hypericum tetrapterum Fr.
Specie eurasiatico-temperata presente in tutta Italia, dal livello del mare
agli 800 m circa (a volte anche più in alto, fino ai 1500 m). È diffusa su
buona parte del territorio regionale, con lacune nelle aree magredili ed in
quelle montagnose. Cresce in paludi, sponde, canneti, a volte anche in
boschetti umidi. Il nome generico deriva dal greco 'hyper' (sopra) ed
'eikon' (immagine, somiglianza), con probabile riferimento all'antica
usanza di adornare la casa con questi fiori nel giorno della festa di
Walpurgisnacht, successivamente sostituita da quella di San Giovanni il
24 di giugno, giorno propizio per appendere sull'uscio di casa mazzetti di
iperico come protezione dai diavoli (anche il nome comune si rifà a tale
tradizione); il nome specifico allude al fusto quadrangolare ed alato. -
Descrizione:
Pianta erbacea perenne di 2-3 (-7) dm, glabra, con fusti
prostrati quindi eretti, ramosi, tetragoni, con ali larghe circa 0.5 mm sugli
angoli. Le foglie, semplici ed opposte, sono sessili, in maggioranza
ellittiche, di circa 5 x 15 mm, alcune ovato-lanceolate di circa 15-25 mm,