Pagina 5 - Osoppo-Gemona_book

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Piante non verdi, senza clorofilla
2
1
Piante verdi, con clorofilla
3
2
Guaine dei fusti con 20-30 denti. Fusti larghi 8-20 mm, con cavità interna pari a circa
2/3 del totale
Equisetum telmateia Ehrh.
Specie subatlantico-sudeuropea presente anche in Asia occidentale,
presente in tutta Italia, dal livello del mare a circa 1500 m. Nella nostra
regione è diffusa con ampie lacune dalle coste alla fascia montana
inferiore; in Carso ha la distribuzione tendenzialmente bicentrica di altre
specie igrofile, concentrandosi nell'Isontino e nel Muggesano con
collegamenti dovuti alla presenza di stagni carsici. Cresce in dense
popolazioni lungo fossi, canali e stagni, ai margini ombreggiati di siepi e
boschetti umidi in tutta Italia. Per l'alto contenuto in silice era usata per
lucidare oggetti in metallo. Il nome generico deriva dal latino 'equus'
(cavallo) e 'seta' (pelo), e significa 'coda di cavallo'; il nome specifico
deriva dalla radice greca 'telma' che significa 'palude'. -
Descrizione:
È
una pianta erbacea perenne di 5-20 dm. I fusti sterili sono larghi sino a 1.5
cm, con 20-40 coste e cavità centrale pari a 2/3 del totale e rami in
verticilli densi, i superiori allungati e superanti l'apice vegetativo. I fusti
fertili, che appaiono in primavera prima di quelli sterili, sono alti 1-2 dm
e privi di clorofilla, con guaine a 20-30 denti ricoprenti completamente
l'internodio, terminati da una spiga di 2-5 cm. Sporifica tra marzo e
maggio.
2
Guaine con 8-12 denti. Fusti larghi meno di 8 mm, con cavità interna pari a circa 1/3 del
totale
Equisetum arvense L.
Specie circumboreale presente in tutte le regioni d'Italia dalla costa alla
fascia montana. È diffusa in tutta la nostra regione; in Carso ha la
distribuzione tendenzialmente bicentrica di molte specie igrofile,
concentrata in due nuclei nell'Isontino e nel Muggesano con collegamenti
dovuti alla presenza di stagni carsici. Cresce come pioniera lungo fossi,
canali e stagni, ma anche in coltivi, purché con suoli argillosi umidi. Per
l'alto contenuto in silice era usata per lucidare oggetti in metallo. Il nome
generico deriva dal latino 'equus' (cavallo) e 'seta' (pelo), e significa 'coda
di cavallo'; il nome specifico in latino significa 'dei campi arati'. -
Descrizione:
Pianta erbacea perenne di 2-5 dm, con rizoma lungamente
strisciante e fusti sterili ruvidi, con 6-19 coste e cavità centrale pari a 1/3
del totale. I rami sono disposti in verticilli, quelli superiori più brevi,
spesso irregolari. Le guaine hanno 8-12 denti. I fusti fertili appaiono
prima di quelli sterili, sono alti 1-2 dm e larghi al massimo 0.5 cm, con
guaine ricoprenti spesso metà dell'internodio, con spiga apicale di 1.5-3
cm. Sporifica tra marzo e maggio.
3
Piante senza vere e proprie foglie (con soli fusti verdi)
4
3
Piante con foglie
14
4
Fusti solcati, divisi in articoli
5
4
Fusti lisci, non divisi in articoli
8
5
Fusti tutti non terminanti in uno sporangio a forma di
pigna
6
5
Almeno alcuni fusti terminanti in uno sporangio a forma
di pigna
7
6
Guaine con 8-12 denti. Fusti alti 1-5 dm, larghi 1-5 mm, con cavità interna pari a circa
1/3 del totale
Equisetum arvense L.