Pagina 9 - Osoppo-Gemona_book

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mm), clavato, con coste longitudinali e stilopodio conico largo circa 1/3-
1/2 del frutto. Le sete perigoniali mancano o sono più brevi dell'achenio.
Fiorisce tra giugno e settembre.
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Fusti più larghi di 0.5 mm. Stimmi 2. Frutto biconvesso
Eleocharis palustris (L.) Roem. & Schult. subsp. palustris
Specie eurasiatica presente in tutta Italia, dal livello del mare ai 1600 m
circa. Nella nostra regione è diffusa, con ampie lacune, dalla costa alla
fascia montana superiore; in Carso è sparsa e molto rara, salvo che nei
pochi ambienti umidi. Cresce lungo i corsi d'acqua e nella zona
d'interramento degli stagni, su suoli fangosi periodicamente sommersi,
ricchi in basi e composti azotati. Il nome generico deriva dal greco
'helodes' (palude) e 'charis' (ornamento); il nome specifico allude
all'habitat. -
Descrizione:
Pianta erbacea perenne di 2-6 dm, con rizoma
bruno, strisciante, fusto verde-scuro, opaco, cilindrico, spugnoso, largo 1-
3 mm, con 20 o più fasci vascolari e foglie ridotte alle guaine, arrossate
alla base. Ha una unica spiga terminale di 2-3 x 10-20 mm, i fiori hanno
3-4 sete perigoniali, l'achenio è bruno, biconvesso (1.5-2.5 mm) e lo
stilopodio è largo circa metà del frutto e lungo circa altrettanto. Fiorisce
tra giugno e settembre.
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Foglie composte o profondamente divise (per almeno
metà della lamina)
15
14
Foglie semplici e intere
37
15
Foglie disposte in verticilli spaziati lungo il fusto
16
15
Foglie non verticillate (opposte, alterne, o tutte basali)
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16
Foglie ripetutamente dicotome. Stami 10-20 (lente!)
Ceratophyllum demersum L.
Specie subcosmopolita presente in quasi tutte le regioni d'Italia ma in
forte regresso, soprattutto al nord. La distribuzione regionale è centrata
sulla bassa pianura friulana al di sotto della linea delle risorgive, con
isolate stazioni nelle aree umide del Carso e dell'alta pianura friulana.
Cresce in acque stagnanti o correnti, eutrofiche, dal livello del mare a 500
m circa. Il nome generico deriva dal greco 'keras' (corno) e 'phyllon'
(foglia) e significa quindi 'con foglie cornute'; il nome specifico in latino
significa 'sommerso'. -
Descrizione:
Pianta erbacea perenne di 5-20 dm,
con fusti flessuosi larghi circa 0.5 mm. Le foglie sono verticillate a 4-12 e
divise dicotomicamente in 2-4 lacinie lunghe 10-20 mm, con dentatura
marginale evidente. I fiori sono portati da peduncoli di 2-4 mm ed hanno
perianzio sepaloide con 8-15 segmenti di circa 3 mm, 10-20 stami bruni
di circa 5 mm e ovario supero monocarpellare con stilo di 6-8 mm. Il
frutto è un achenio ovale, largo circa 5 mm, alla base con 2 spine
divergenti e con una spina terminale lunga circa quanto il frutto stesso.
Fiorisce tra giugno e settembre.
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Foglie imparipennate. Stami 8
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Foglie sommerse disposte in verticilli di 5-6. Fusti fioriferi fogliosi (fiori disposti
all'ascella delle foglie). Brattee fiorali simili alle foglie, più lunghe dei fiori (lente!)
Myriophyllum verticillatum L.
Specie a vasta distribuzione circumboreale presente in quasi tutte le
regioni d'Italia. La distribuzione regionale si concentra nella bassa pianura
friulana al di sotto della linea delle risorgive, con stazioni anche nell'area
dell'anfiteatro morenico e nelle aree umide del Carso. Cresce in acque
stagnanti o lentamente fluenti, dal livello del mare a 800 m circa. Il nome
generico deriva dal greco 'myriòs' (innumerevole, a migliaia) e 'phyllon'
(foglia), alludendo alle foglie divise in moltissimi segmenti; il nome
specifico si riferisce alle foglie disposte in verticilli lungo il fusto. -
Descrizione:
Pianta erbacea perenne di 5-20(-30) dm, con fusto
sommerso e foglie di 2-4 cm disposte in verticilli di 5(-6), divise in 15-40
segmenti lineari pennati più o meno opposti. L'infiorescenza è fogliosa,