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Syn:
Sophora japonica
L. - Specie originaria della Cina e del
Giappone, meglio conosciuta con il nome comune di Sofora del
Giappone, proveniente dalle regioni centro-asiatiche ed
introdotta in Europa nel XVIII secolo come pianta ornamentale
per il pregevole fogliame, la bellezza della fioritura e l'eleganza
del portamento. Predilige terreni soffici e ben drenati, ricchi di
sostanza organica, e sopporta agevolmente brevi periodi di
siccità. È resistente all’inquinamento atmosferico nelle aree
urbane. I fiori contengono un principio attivo chiamato 'rutina',
usato nella terapia della fragilità capillare. Forma biologica:
fanerofita scaposa.
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Fiori bianchi. Legume appiattito
Robinia pseudoacacia L.
Specie di origine nordamericana, introdotta a Parigi dal Canada
nel 1601 e poi diffusasi ampiamente con tendenza
submediterraneo-continentale. In Italia è comunissima dal
livello del mare alla fascia montana inferiore. Cresce sempre in
ambienti disturbati come scarpate, margini stradali, boschetti
presso gli abitati e le linee ferroviarie, su suoli argillosi da
freschi a subaridi, con il sambuco nero e varie specie nitrofile
ruderali. È una pianta molto rustica e a rapido accrescimento, e
tende a soppiantare la vegetazione locale (pianta invasiva).
Viene frequentemente usata a scopo ornamentale soprattutto per
il fogliame e la fioritura; spesso viene utilizzata allo stato
arbustivo per rimboschimento e per contenere argini e scarpate.
Può vivere fino a 500 anni. Fornisce un legno molto resistente
alle intemperie, utilizzato per palerie e come combustibile. I
semi, la scorza e le radici contengono sostanze tossiche; tuttavia
le api ne bottinano i fiori e producono miele di ottima qualità
(miele d'acacia), che si mantiene fluido senza cristallizzare. I
fiori, ricchi di glicosidi flavonoidici (robinoside), olio
essenziale e glicosidi cardiotonici, sono utilizzati in erboristeria
ed in alcune regioni italiane vengono mangiati fritti. Il genere è
dedicato a Jean Robin (1550-1629), erborista di re Enrico IV di
Francia, nel cui giardino introdusse il primo esemplare
d'Europa nel 1601; il nome specifico significa 'falsa acacia', dal
greco 'akis' (spina). Forma biologica: fanerofita scaposa.
Periodo di fioritura: maggio-giugno.
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Pianta lianosa, rampicante
Hedera helix L. s.l.
L'edera è una specie mediterraneo-atlantica comune in tutta
Italia dal livello del mare sino alle faggete termofile della fascia
montana inferiore. Cresce in boschi e siepi, su muri, rocce ed
alberi, di cui raggiunge la chioma in siti umidi, formando
intrichi con
Clematis vitalba
ed altre liane. Mostra marcata
eterofillia, cioè la forma delle foglie dei rami vegetativi è molto
diversa da quella delle foglie dei rami fioriferi. È comunemente
coltivata come pianta ornamentale, come tappezzante di terreni
molto ombreggiati e per ricoprire muri o pergolati. Ne esistono
numerosissimi ibridi e cultivar che differiscono per la forma,
dimensioni e colore delle foglie (frequenti sono quelli a foglie
variegate). Sia i Greci che i Romani consideravano l'edera un
simbolo di forza vitale; questo per la sua longevità e perché si
tratta di una pianta sempreverde. I fiori, ricchi di nettare, sono