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di colore chiaro, poco pesante e tenero, facilmente lavorabile e
perciò largamente impiegato nella costruzione di mobilio non di
pregio. Il legno ha anche un forte potere calorifico dato dalla
resina, maggiore di quello di molte latifoglie. Il nome generico
deriva dal latino 'pix' (resina o pece), sostanza prodotta in gran
quantità da questi alberi. Forma biologica: fanerofita scaposa.
Periodo di fioritura: aprile-maggio.
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Foglie mediamente più lunghe di 1.5 cm, fortemente pungenti
Picea pungens Engelm.
Albero originario delle montagne della parte occidentale del
Nord America, fu introdotto in Europa verso la metà
dell'Ottocento per le sue notevoli qualità ornamentali. In Italia
viene sfruttato come specie ornamentale; nella zone d'origine ha
invece importanza per la produzione di legname. Per sopportare
la carenza d’acqua (vive in terreni piuttosto aridi), le foglie
sono ricoperte da una sostanza cerosa ed impermeabile (pruina)
che impedisce l'eccessiva evaporazione. Gli aghi, se
stropicciati, emettono un odore gradevole. Sopporta le potature
e resiste all'inquinamento urbano, soprattutto all'anidride
solforosa. Può vivere diversi secoli. Il nome generico deriva dal
latino 'pix' (resina o pece), sostanza prodotta in gran quantità da
questi alberi; il nome specifico allude all’apice pungente delle
foglie. Forma biologica: fanerofita scaposa. Periodo di fioritura:
aprile-maggio.
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Foglie disposte in ciuffetti su brevi rami laterali
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Foglie riunite alla base in fascetti di 2 o 5
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Foglie verdi, lunghe 3-5 cm. Rami giovani molli e penduli
Cedrus deodara (Roxb.) G. Don
Questa specie, nativa nel versante occidentale dell'Himalaya
(Afghanistan, Pakistan, Kashmir, India nord-occidentale) dove
vive tra i 1000 e i 2800 m, fu introdotta in Europa a scopo
ornamentale nel 1822. È utilizzata in Europa come albero
ornamentale in grandi parchi e giardini, ma solo in aree con
inverno mite. Può vivere 150-200 anni. In Italia è segnalata a
partire dal 1828, ed è oggi è presente con più varietà; è
segnalato come specie avventizia in Lombardia, Trentino-Alto
Adige, Veneto e Campania. Le temperature minime
dell'inverno 1985 (fino a –20°C) eliminarono gran parte degli
esemplari dalla Pianura Padana. Nei luoghi d'origine il legno
era storicamente usato per costruire templi, idoli e oggetti sacri.
È abbastanza sensibile agli inquinanti atmosferici. Il nome
generico deriva dal termine greco 'kédros', che indicava una
conifera non meglio identificata; il nome specifico deriva dal
sanscrito 'devadāru' o 'devodara' (albero degli dèi), in
riferimento alla sua imponenza e all'utilizzo del legno. Forma
biologica: fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: aprile-
maggio.
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Foglie di color verde-azzurro, lunghe al massimo 3 cm. Rami giovani rigidi, non
penduli
Cedrus atlantica (Endl.) Carrière 'glauca'