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Questo albero è originario dei monti dell'Atlante, in Marocco,
Algeria e Tunisia. In Italia è stato introdotto nel XIX secolo.
Questa cultivar con foglie di color verde-azzurro è molto
elegante ed ampiamente diffusa in parchi e giardini. Il legno, il
più pregiato tra i cedri, è bruno, molto odoroso ed è durevole e
resistente agli agenti atmosferici. L'albero vive più di 500 anni.
Il nome generico deriva dal termine greco 'kédros', che indicava
una conifera non meglio identificata; il nome specifico e quello
comune (cedro dell'Atlante) derivano dalla zona di origine, la
catena dell'Atlante in Nord-Africa. Forma biologica: fanerofita
scaposa. Periodo di fioritura: aprile-maggio.
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Tronco grigio
Pinus nigra J.F. Arnold subsp. nigra
Specie preglaciale a carattere relitto, con areale piuttosto ampio
e frammentario sulle montagne dell'Europa meridionale e
differenziazione in numerose stirpi locali variamente trattate a
livello tassonomico. In Italia le sue stazioni primarie sono
limitate alle Alpi e Prealpi calcareo-dolomitiche e
all'Appennino centrale. Cresce su rupi calcaree, dal livello del
mare ai 1200 m circa. Si tratta di un pino molto apprezzato a
scopo paesaggistico e ornamentale per la sua adattabilità, per lo
sviluppo relativamente rapido e per il notevole effetto estetico.
Può essere utilizzato come essenza da legno o per il
rimboschimento nelle zone montane in fasce comprese fra i 600
e i 1500 m. Il nome generico deriva dal latino 'pix, picis' (pece,
resina, essudato della pianta), da 'pic' (pungere) o 'pi' (stillare),
oppure dal celtico 'pen' (testa) per la forma della chioma. Il
nome specifico allude al colore scuro della scorza e della
chioma. Forma biologica: fanerofita scaposa. Periodo di
fioritura: maggio-luglio.
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Tronco rossastro
9
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Foglie in media lunghe meno di 15 cm. Pigne poco più lunghe che larghe
Pinus pinea L.
Originario delle regioni mediterranee dell'Europa meridionale e
delle coste dell'Asia Minore, è presente in quasi tutte le regioni
d'Italia dal livello del mare agli 800-1000 m. Insieme a
P.
pinaster
è una specie litoranea tipica delle zone costiere
mediterranee. Viene coltivato per il suo seme commestibile (i
pinoli) e per rimboschire le pinete delle zone litoranee. Il pino
domestico è rustico e si adatta bene anche a substrati poveri, ma
è sensibile all'inquinamento che provoca arrossamento e
necrotizzazione delle parti terminali degli aghi. Il nome
generico deriva dal latino 'pix, picis' (pece, resina, essudato
della pianta), da 'pic' (pungere) o 'pi' (stillare), oppure dal
celtico 'pen' (testa) per la forma della chioma; il nome specifico
si riferisce alla parte commestibile dei semi, i pinoli. Forma
biologica: fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: aprile-
maggio.
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Foglie lunghe 18-21 cm. Pigne circa 2 volte più lunghe che larghe
Pinus pinaster Aiton subsp. pinaster