15
Albero originario del Mediterraneo orientale e dell'Asia occidentale,
fino all'Afghanistan, in Italia è spontaneo in Sicilia e nell'Italia
meridionale, dal livello del mare ai 600 m circa. Predilige terreni
freschi e fertili, di origine alluvionale, ma è in grado di sopravvivere
anche in terreni aridi una volta stabilito. Tipicamente, in natura si
trova in prossimità di corsi d'acqua. Il legname è pesante, poco
durevole e viene utilizzato per mobili, compensati e legna da ardere.
Viene largamente coltivato a scopo ornamentale. Il nome generico
deriva dal greco 'platys' (largo), in riferimento alla forma ampia
delle foglie e della chioma; il nome specifico allude alla sua
distribuzione naturale nel bacino mediterraneo orientale. Forma
biologica: fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: aprile-giugno.
29
Pianta con rami terminanti in spine. Fiori arancioni
Punica granatum L.
Il melograno è originario delle regioni asiatiche sud-occidentali
come l’Iran, ma si è diffuso in tutto il bacino del Mediterraneo, ove
si è a volte naturalizzato, dal livello del mare agli 800 m. È
segnalato come specie avventizia in quasi tutta Italia, salvo che in
Valle d'Aosta e Sicilia. Viene coltivato per il frutto edule, o come
pianta ornamentale nei giardini, grazie alla spettacolare fioritura
estiva rosso-aranciata; ne esistono varietà solo da fiore e una varietà
nana, molto utilizzata per composizioni verdi. Sin dall'antichità
vengono attribuiti al melograno numerosi significati simbolici: nella
mitologia un frutto di melograno fu donato da Paride a Venere;
nella tradizione ebraica e cristiana è simbolo di speranza, fertilità ed
eternità. Ha diversi utilizzi: dal succo del frutto si ricava la
granatina, uno sciroppo fermentato per produrre cordiali, dolciumi e
marmellate; la scorza e i fiori sono impiegati in medicina per le
proprietà astringenti; il tannino è utilizzato nella concia delle pelli.
Il nome generico deriva da 'punicus', che indicava al tempo degli
antichi Romani la provenienza dei frutti dalla regione costiera della
Tunisia, dove si trovava Cartagine; il nome specifico allude alla
presenza dei numerosi semi dal rivestimento rosso all'interno del
frutto, simili a granati. Forma biologica: fanerofita scaposa. Periodo
di fioritura: aprile-giugno.
29
Piante senza spine. Fiori di altro colore
30
30
Foglie a base fortemente asimmetrica
31
30
Foglie a base non asimmetrica
32
31
Base delle foglie con 3 nervi principali divergenti. Frutto carnoso
Celtis australis L. subsp. australis
Il bagolaro è un albero submediterraneo, originario dell'Europa
meridionale, Asia occidentale ed Africa settentrionale, di antica
introduzione ai limiti settentrionali dell'areale, oggi coltivato un po'
ovunque nei viali e nel verde urbano, ma presente in tutta Italia
anche allo stato subspontaneo in siepi e boschetti presso gli abitati
al di sotto della fascia montana. È una specie frugale che si presta
bene all'utilizzo per il rimboschimento di pendii aridi; il fogliame è
un ottimo foraggio ed è una pianta mellifera. È ampiamente
utilizzato nei parchi cittadini e nelle alberature stradali per la
rusticità, la resistenza all'inquinamento e la longevità, anche se il
forte e superficiale apparato radicale tende a rompere i marciapiedi
ed il manto stradale. Il legno, chiaro, molto resistente ed elastico, è
impiegato in falegnameria, per lavori al tornio ed è un ottimo