Pagina 5 - Portogruaro_fieldbook

Versione HTML di base

5
1
Piante osservate all'inizio della primavera, con fiori muniti
di petali formantisi prima delle foglie
2
1
Piante non come sopra (con foglie ben evidenti)
4
2
Fiori a simmetria bilaterale
Cercis siliquastrum L. subsp. siliquastrum
L'albero di Giuda, originario del Mediterraneo orientale, è spesso
coltivato in parchi e giardini con una certa tendenza a
rinselvatichirsi; è presente in quasi tutta Italia (salvo che in Valle
d'Aosta e Liguria, e segnalato erroneamente in Piemonte),
spontaneo o avventizio, dal livello del mare agli 800 m circa.
Cresce allo stato subspontaneo presso le aree urbane in siepi e
boschetti disturbati, su suoli di solito calcarei, ricchi in scheletro e
aridi d'estate. È una specie molto usata a scopo ornamentale. Grazie
alla sua frugalità può essere impiegata come pianta pioniera nei
rimboschimenti. Il nome del genere deriva dal greco antico 'kerkis'
(navicella), in riferimento alla forma del frutto; anche il nome
specifico, che deriva dal latino 'siliqua', si riferisce alla forma
allungata del legume. Il nome comune è 'albero di Giuda'; tale nome
è probabilmente una storpiatura di 'albero della Giudea' (regione in
cui era molto diffuso); secondo la tradizione popolare, Giuda si
sarebbe impiccato su quest'albero. Forma biologica: fanerofita
scaposa. Periodo di fioritura: marzo-aprile.
2
Fiori a simmetria raggiata
3
3
Fiori disposti in racemi penduli
Prunus padus L. subsp. padus
Specie a larga diffusione euroasiatica, dalla penisola iberica ed isole
britanniche fino alla Siberia; si spinge a nord fino ad oltre il 70°
parallelo, mentre nella zona mediterranea si trova solo a quote
montane e per lo più sporadica. In Italia è presente nelle regioni
settentrionali. Predilige di norma suoli poveri di calcio, freschi e
ricchi di acqua. La polvere, l'infuso e la tintura della corteccia,
contenente amigdalina, hanno proprietà antispasmodiche,
astringenti, febbrifughe, diuretiche e diaforetiche. In Scozia si
ricava un vino dalla fermentazione dei frutti. Il nome generico, già
in uso presso i Romani, è di etimologia incerta; quello specifico è il
nome latino del fiume Po. Forma biologica: fanerofita
cespitosa/fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: maggio-giugno.
3
Fiori non disposti in racemi penduli
Prunus avium L. subsp. avium
Il ciliegio è oggi divenuto subcosmopolita per coltivazione in
diverse varietà. L'areale originario dovrebbe essere il territorio che
va dal Caucaso ai Balcani; l'ingentilimento e la messa a coltura sono
iniziati nell'Asia occidentale. Allo stato coltivato è comune in tutta
Italia sino alla fascia montana inferiore; allo stato subspontaneo è
diffuso ma non comune. Cresce in boschi mesofili maturi e talvolta
nelle siepi, su suoli argillosi piuttosto profondi e abbastanza ricchi
in composti azotati. Si coltiva per il frutto fresco o da conservare in
alcool, come pianta ornamentale, per la ricca fioritura primaverile e
per l'aspetto che acquisisce in autunno con l'ingiallimento delle
foglie, oppure per il legname. Il legno è duro, a grana uniforme,
dalle tonalità calde, bruno-rossicce, e si presta bene per la
costruzione di mobili di pregio e lavori al tornio. Le foglie