6
contengono una sostanza colorante viola. Vive tra gli 80 e i 120
anni. Il nome generico, già in uso presso i Romani, è di etimologia
incerta, quello specifico in latino significa 'degli uccelli'. Forma
biologica: fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: aprile-maggio.
4
Foglie opposte
5
4
Foglie alterne
17
5
Piante lianose, con fusti rampicanti o volubili
6
5
Alberi o arbusti
7
6
Foglie (almeno alcune) lobate. Fiori senza petali. Frutto secco
Humulus lupulus L.
Il luppolo è una specie eurasiatico-nordamericana presente in tutta
Italia, dal livello del mare ai 1200 m circa. Originaria di boschi
alluvionali periodicamente inondati, si è trasferita in siti ruderali su
suoli limoso-argillosi freschi e piuttosto profondi, ricchi in composti
azotati. I fiori, sia femminili che maschili, sono utilizzati nel
processo della produzione della birra, a cui il luppolo conferisce il
tipico aroma. I getti giovani vengono utilizzati come gli asparagi
per condire risotti e frittate. Il nome generico deriva da quello
altogermanico della pianta (Humel), utilizzata per la produzione
della birra; quello specifico è di significato incerto. Forma
biologica: fanerofita lianosa. Periodo di fioritura: maggio-agosto.
6
Foglie non lobate. Fiori con petali. Frutto carnoso
Lonicera japonica Thunb.
Specie originaria dell'Asia orientale (Cina, Corea, Giappone), è
presente in Italia dal 1820. Introdotta per ornamento ma con forte
propensione a diffondersi spontaneamente, è segnalata come
avventizia in Italia centro-settentrionale (salvo che in Umbria),
Abruzzo e Campania, dal livello del mare ai 600 m circa. Cresce in
vegetazioni ruderali, nelle siepi, ai margini di strade, in discariche,
spesso alla periferia degli abitati, e può essere anche invadente. Le
bacche contengono glucosidi e sono tossiche. Il genere è dedicato al
botanico tedesco Adam Lonitzer-Lonicerus (1528-1586). Il nome
specifico allude ad uno dei paesi di origine. Forma biologica:
fanerofita lianosa. Periodo di fioritura: maggio-settembre.
7
Foglie composte (divise in foglioline completamente
separate tra loro)
8
7
Foglie non composte
12
8
Foglie palmate
Aesculus hippocastanum L.
L'ippocastano è un albero ornamentale di origine balcanico-asiatica
introdotto da Clusius nei giardini imperiali di Vienna nel 1576 e poi
diffuso in tutto l'Impero, per cui oggi è comune nell'Italia nord-
orientale. In Italia si trova in quasi tutte le regioni, in particolare al
Nord, dalla pianura fino a 1200 m. È coltivato in viali, parchi e
giardini. A volte è subspontaneo nei boschi termofili della fascia
collinare. Le alberature sono oggi attaccate da un lepidottero
(
Cameraria ohridella
) che causa il precoce appassimento delle
foglie. Alcune parti della pianta sono velenose se ingerite (tra
queste i frutti e il nettare). I semi contengono saponine e servivano a
produrre sapone in tempo di guerra. Il nome generico era già in uso
presso i Romani che però con esso designavano una quercia. Il