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parole greche che significano 'fuoco' e 'spina' e si riferisce sia alla presenza
di spine che al colore rosso vivo dei frutti di alcune specie; il nome
specifico, che in latino significa 'rosso' allude anch'esso al colore dei frutti.
Forma biologica: fanerofita cespitosa. Periodo di fioritura: aprile-maggio.
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Calice e peduncoli fiorali glabri. Frutto solitamente arancione
Pyracantha rogersiana (A.B. Jacks.) Coltm-Rog.
Specie originaria dalla Cina occidentale, ampiamente coltivata e talvolta
inselvatichita in tutta Italia, dal livello del mare ai 500 m circa. È
frequentemente utilizzata a scopo ornamentale per i densi fiori bianchi che
maturano in vistosi piccoli frutti di colore giallo, oppure per la costruzione
di siepi protettive a causa delle dense spine presenti all'apice dei rami. I
semi sono tossici. Il nome generico deriva da due parole greche che
significano 'fuoco' e 'spina' e si riferisce sia alla presenza di spine che al
colore rosso vivo dei frutti di alcune specie; la specie è dedicata al botanico
inglese Charles Coltman-Rogers (1854-1929). Forma biologica: fanerofita
cespitosa. Periodo di fioritura: aprile-maggio.
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Foglia di forma triangolare o romboidale
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Foglia di forma ovale, rotonda o lanceolata
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Foglie opache, con denti acuti. Tronco bianco
Betula pendula Roth
La betulla è un albero eurosiberiano presente allo stato spontaneo in tutta
l'Italia continentale salvo che in Umbria, Puglia e Calabria, con optimum
nella fascia montana; è più frequente sulle Alpi che sugli Appennini. Nella
nostra regione è diffusa dall'alta pianura alle Alpi, ma più frequente in
montagna; in Carso appare con esemplari isolati in pochissime stazioni. È
una pianta eliofila pioniera di suoli acidi, ove riconquista pascoli
abbandonati. Il legno, elastico e tenero, è usato nella fabbricazione di
spazzole, zoccoli e lavori al tornio (oggetti casalinghi ed utensili), si presta
alla produzione di cellulosa ed è un ottimo combustibile. Dalla corteccia si
ricava un olio essenziale usato in profumeria e nella concia delle pelli
('cuoio di Russia'). Le foglie contengono un principio tintorio giallo. Nei
paesi nordici la linfa zuccherina è usata per produrre una bevanda alcolica
chiamata 'birra di betulla'. I rami, teneri e flessibili, servivano per produrre
ramazze e cerchi per botti. La specie è anche piantata per ornamento e a
scopo forestale. Il nome generico deriva dal gallico 'boulease' o dal celtico
'betul', entrambi nomi dati alle betulle; quello specifico allude alla
disposizione dei rami secondari, che hanno le estremità pendenti. Forma
biologica: fanerofita scaposa (fanerofita cespitosa). Periodo di fioritura:
aprile-maggio.
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Foglie lucide, con denti ottusi. Tronco non bianco
Populus nigra L.
Il pioppo nero è un albero eurasiatico-sudeuropeo presente in tutta Italia dal
livello del mare alla fascia montana inferiore; viene spesso confuso con
ibridi introdotti chiamati
Populus x canadensis
. È diffuso in tutta la nostra
regione sino ai fondovalle; in Carso è comune ma raramente abbondante.
Cresce in stazioni umide ma spesso anche in luoghi disturbati, su suoli da
ghiaioso-sabbiosi a limoso-argillosi. Dal legno si ottiene un'ottima pasta da
carta; è impiegato inoltre nella fabbricazione di fiammiferi, compensati e
truciolati. Il portamento maestoso lo rende adatto come pianta ornamentale.
La var.
italica
, il pioppo cipressino, è distinguibile per il portamento
slanciato e colonnare simile al cipresso. Il nome generico, di etimologia
incerta, era già in uso presso gli antichi Romani, quello specifico allude alla
corteccia più scura di quella di altre specie congeneri. Forma biologica:
fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: marzo-aprile.
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Foglie a base cuoriforme
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Foglie attenuate verso la base
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Arbusto. Fiori senza petali. Frutto avvolto da un tubo erbaceo (nocciola)
Corylus avellana L.