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Specie originaria di Giappone, Corea e Cina, fu introdotta in
Europa nel XVIII secolo come pianta ornamentale ed oggi è molto
comune in parchi, giardini e nelle alberature stradali, a volte in
cultivar con foglie variegate. È una pianta molto rustica e non
molto esigente. I frutti sono tossici. Il nome generico, già in uso al
tempo dei Romani per indicare la specie europea (
L. vulgare
),
prende origine del latino 'ligare' (legare), perché i rami terminali
venivano usati per legature e intrecci. Il nome specifico allude alle
foglie lucide. Forma biologica: fanerofita scaposa.
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Foglie più brevi di 10 cm. Arbusto
Ligustrum vulgare L.
Specie delle zone temperate dell'Eurasia, è presente in tutta Italia,
salvo che in Sardegna, sino alla fascia montana inferiore. Cresce
nei mantelli dei boschi decidui termofili ma anche nelle siepi e nel
sottobosco, su suoli da superficiali a profondi e freschi, ricchi in
basi, più o meno umiferi, con optimum su substrati calcarei. Tutte
le parti della pianta, soprattutto le bacche, contengono glucosidi e
sono tossiche; una volta tuttavia il succo dei frutti veniva utilizzato
per colorare di rosso il vino o per produrre inchiostri. La scorza
contiene una sostanza chiamata siringina che è utilizzata come
colorante giallo per la lana. È un'ottima pianta mellifera e viene
comunemente utilizzata per la formazione di siepi. Può vivere dai
30 ai 50 anni. Il nome generico, già in uso presso i Romani, deriva
dal latino 'ligare' per la flessibilità dei rametti usati nelle campagne
come legacci; il nome specifico deriva dal latino 'vúlgus' (volgo) e
significa 'comune', 'diffuso', 'frequente'. Forma biologica:
nanofanerofita. Periodo di fioritura: aprile-maggio.
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Foglie composte (divise in foglioline ben separate tra
loro)
26
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Foglie non composte
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Piante spinose
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26
Piante non spinose
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27
Foglie trifogliate o palmate. Frutto a mora
Rubus ulmifolius Schott s.latiss.
I rovi costituiscono un gruppo difficilissimo di specie di origine
apomittica ed ibridogena, ancora incompletamente studiato in
Italia. Questa è una specie mediterraneo-atlantica presente in tutta
Italia al di sotto della fascia montana superiore. Cresce nelle
boscaglie rade, nelle pinete a pino nero, negli orli dei boschi e sui
muretti a secco, formando spesso intrichi impenetrabili nell'ultimo
stadio della degradazione forestale, sia su calcare che su substrati
arenacei, su suoli ricchi in composti azotati, da freschi a subaridi. I
frutti sono commestibili. Il nome generico, di antico uso, potrebbe
derivare dal latino 'ruber' (rosso) per il colore rosso dei frutti di
alcune specie dello stesso genere (come il lampone); il nome
specifico allude alle foglioline un po' asimmetriche simili alle
foglie dell'olmo. Forma biologica: nanofanerofita. Periodo di
fioritura: maggio-luglio.
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Foglie pennate. Frutto diverso da una mora
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Foglie 1- imparipennate. Fiori bianchi
Robinia pseudoacacia L.