Pagina 14 - Respiro_book

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Specie di origine nordamericana, introdotta a Parigi dal Canada
nel 1601 e poi diffusasi ampiamente con tendenza
submediterraneo-continentale. In Italia è comunissima dal livello
del mare alla fascia montana inferiore. Cresce sempre in ambienti
disturbati come scarpate, margini stradali, boschetti presso gli
abitati e le linee ferroviarie, su suoli argillosi da freschi a subaridi,
con il sambuco nero e varie specie nitrofile ruderali. È una pianta
molto rustica e a rapido accrescimento, e tende a soppiantare la
vegetazione locale (pianta invasiva). Viene frequentemente usata a
scopo ornamentale soprattutto per il fogliame e la fioritura; spesso
viene utilizzata allo stato arbustivo per rimboschimento e per
contenere argini e scarpate. Può vivere fino a 500 anni. Fornisce
un legno molto resistente alle intemperie, utilizzato per palerie e
come combustibile. I semi, la scorza e le radici contengono
sostanze tossiche; tuttavia le api ne bottinano i fiori e producono
miele di ottima qualità (miele d'acacia), che si mantiene fluido
senza cristallizzare. I fiori, ricchi di glicosidi flavonoidici
(robinoside), olio essenziale e glicosidi cardiotonici, sono utilizzati
in erboristeria ed in alcune regioni italiane vengono mangiati fritti.
Il genere è dedicato a Jean Robin (1550-1629), erborista di re
Enrico IV di Francia, nel cui giardino introdusse il primo
esemplare d'Europa nel 1601; il nome specifico significa 'falsa
acacia', dal greco 'akis' (spina). Forma biologica: fanerofita
scaposa. Periodo di fioritura: maggio-giugno.
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Foglie 2-paripennate. Fiori verdastri
Gleditsia triacanthos L.
Lo spino di Giuda è una specie di origine nordamericana, spesso
coltivata in parchi, viali e giardini, presente in Italia come
avventizia, con ampie lacune, dal livello del mare ai 500 m circa.
È una pianta molto rustica che si adatta bene anche ad ambienti
inospitali, con terreni poveri e sabbiosi, resistendo molto bene a
condizioni avverse come la siccità e le basse temperature e
tollerando bene anche gli inquinanti atmosferici. quando
inservatichita cresce in boschetti artificiali, lungo scarpate e
margini stradali, a volte su muri, con altre specie introdotte quali
ailanto, brussonezia, robinia, etc. A volte la specie viene coltivata
a scopo ornamentale in parchi e giardini; dal momento che le
robustissime spine possono risultare pericolose soprattutto per i
bambini, di solito viene coltivata la cultivar 'inermis' che è priva di
spine. Il genere è dedicato al botanico tedesco Johann Gottlieb
Gleditsch (1714-1786); il nome specifico in greco significa 'con tre
spine'. Il nome comune 'spino di Giuda' si riferisce invece alla
corona di spine della Passione di Gesù, secondo quanto riportato
dai Vangeli. Forma biologica: fanerofita cespitosa/fanerofita
scaposa. Periodo di fioritura: maggio.
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Foglie 2-4-pennate
Gleditsia triacanthos L. (cultivar 'inermis')