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Lo spino di Giuda è una specie di origine nordamericana, spesso
coltivata in parchi, viali e giardini, presente in Italia come
avventizia, con ampie lacune, dal livello del mare ai 500 m circa.
È una pianta molto rustica che si adatta bene anche ad ambienti
inospitali, con terreni poveri e sabbiosi, resistendo molto bene a
condizioni avverse come la siccità e le basse temperature e
tollerando bene anche gli inquinanti atmosferici. quando
inservatichita cresce in boschetti artificiali, lungo scarpate e
margini stradali, a volte su muri, con altre specie introdotte quali
ailanto, brussonezia, robinia, etc. A volte la specie viene coltivata
a scopo ornamentale in parchi e giardini; dal momento che le
robustissime spine possono risultare pericolose soprattutto per i
bambini, di solito viene coltivata la cultivar 'inermis' che è priva di
spine. Il genere è dedicato al botanico tedesco Johann Gottlieb
Gleditsch (1714-1786); il nome specifico in greco significa 'con tre
spine'. Il nome comune 'spino di Giuda' si riferisce invece alla
corona di spine della Passione di Gesù, secondo quanto riportato
dai Vangeli. Forma biologica: fanerofita cespitosa/fanerofita
scaposa. Periodo di fioritura: maggio.
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Foglie semplicemente pennate
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Foglioline a margine chiaramente dentato
Rhus typhina L.
Specie originaria dalla parte orientale del Nord America, introdotta
in Europa nel XVII secolo a scopo ornamentale, spesso coltivata in
parchi e giardini e localmente inselvatichita. È una pianta
potenzialmente velenosa (frutti e latice). Tutte le parti della pianta,
tranne le radici, possono essere utilizzate sia come colorante
naturale e come mordente. La pianta è ricca di tannini e può essere
aggiunta alle tinture per migliorare la persistenza alla luce. Il nome
del genere deriva dal celtico ‘rhudd’ (rosso) riferito al colore dei
frutti; il nome specifico significa ‘simile alla pianta di
Thypha
’,
probabilmente per l’infiorescenza compatta. Il nome italiano
‘sommaco’ o ‘sommacco’ deriva dall’arabo ‘sumaq’. Forma
biologica: fanerofita scaposa. Periodo di fioritura: maggio-giugno.
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Foglioline a margine intero
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Fiori giallastri. Legume ristretto tra i semi
Styphnolobium japonicum (L.) Schott
Syn:
Sophora japonica
L. - Specie originaria della Cina e del
Giappone, meglio conosciuta con il nome comune di Sofora del
Giappone, proveniente dalle regioni centro-asiatiche ed introdotta
in Europa nel XVIII secolo come pianta ornamentale per il
pregevole fogliame, la bellezza della fioritura e l'eleganza del
portamento. Predilige terreni soffici e ben drenati, ricchi di
sostanza organica, e sopporta agevolmente brevi periodi di siccità.
È resistente all'inquinamento atmosferico nelle aree urbane. I fiori
contengono un principio attivo chiamato 'rutina', usato nella
terapia della fragilità capillare. Forma biologica: fanerofita
scaposa.
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Fiori bianchi. Legume appiattito
Robinia pseudoacacia L.