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Scorzonera austriaca Willd.
Specie submediterraneo-pontica a distribuzione regionale alpico-carsica
ma con vaste lacune nelle Alpi. In Carso si concentra nella parte
sudorientale rarefacendosi nell'Isontino. Cresce in lande e gramineti, su
calcare o su substrati arenacei ricchi in basi, su suoli primitivi ricchi in
scheletro e poveri in humus, aridi d'estate, con
Carex humilis
,
Centaurea
rupestris
,
Iris cengialti
subsp.
illyrica
etc. Foglie e radici sono
commestibili previa cottura. Il nome generico è di etimologia incerta:
potrebbe derivare dalla parola catalana 'scurzon' o spagnola 'escorzon'
(vipera, serpe) per la presunta efficacia contro il morso dei serpenti,
oppure dal termine tedesco 'Schwarzwurzel' (radice nera). Forma
biologica: emicriptofita rosulata. Periodo di fioritura: aprile-maggio.
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Squame involucrali inferiori acute, senza orlo bianco almeno all'apice, glabre. Pappo brunastro
Scorzonera villosa Scop. subsp. villosa
Specie illirica diffusa dal Carso ed alta pianura alle Prealpi orientali. In
Carso è localmente comune. Cresce in gramineti e lande come il
Danthonio-Scorzoneretum
e negli aspetti più freschi del
Carici-
Centaureetum
, su suoli argillosi aridi, permeabili e ricchi in scheletro ma
umiferi, da neutro-basici a subacidi, con
Betonica officinalis
subsp.
serotina
,
Chrysopogon gryllus
,
Danthonia alpina
etc. Foglie e radici
sono commestibili previa cottura. Il nome generico è di etimologia
incerta: potrebbe derivare dalla parola catalana 'scurzon' o spagnola
'escorzon' (vipera, serpe) per la presunta efficacia contro il morso dei
serpenti, oppure dal termine tedesco 'Schwarzwurzel' (radice nera).
Forma biologica: geofita rizomatosa (emicriptofita scaposa). Periodo di
fioritura: aprile-giugno.
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Pianta con peli fioccosi. Fusti non o poco ingrossati sotto il capolino
Tragopogon tommasinii Sch. Bip.
Endemismo illirico, in regione ristretto al Carso che ospita le sole
popolazioni italiane al limite nord-occidentale della distribuzione. In
Carso è piuttosto diffuso e comune nei gramineti più evoluti, soprattutto
nel
Danthonio-Scorzoneretum
, su substrati calcarei o marnoso-arenacei
purché ricchi in basi, su suoli da poco a mediamente profondi, ricchi in
scheletro, da basici a neutri, con
Carex caryophyllea
,
Knautia illyrica
,
Leucanthemum platylepis
etc. Il nome generico in greco significa 'barba
di capra', alludendo ai frutti con un lungo becco sormontato da un pappo
di peli. La specie è dedicata a Muzio de' Tommasini, uno dei più
importanti botanici di Trieste. Forma biologica: emicriptofita scaposa.
Periodo di fioritura: giugno-luglio.
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Pianta senza peli fioccosi. Fusti decisamente ingrossati sotto il capolino
Tragopogon dubius Scop.
Specie submediterranea diffusa nella parte meridionale della regione ma
con ampie lacune. In Carso è piuttosto comune. Cresce presso gli abitati,
lungo le strade e su scarpate, alla base di muri, negli orli nitrofili di
boschetti e siepi disturbati, su suoli argillosi ricchi in carbonati e
composti azotati, poveri in humus, aridi d'estate, con
Crepis vesicaria
subsp.
taraxacifolia
,
Daucus carota
,
Echium vulgare
etc. Il nome
generico in greco significa 'barba di capra'. Le radici sono commestibili
previa cottura. Le foglie si possono mangiare in insalata. Forma
biologica: emicriptofita bienne. Periodo di fioritura: maggio-giugno.
440
Capolini solitari
441
440
Capolini non solitari
443
441
Margine della foglia intero. Pianta con stoloni lungamente striscianti
Hieracium pilosella L.