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Specie subatlantico-sudeuropea diffusa in tutta la regione sino alla fascia
montana. In Carso è molto comune ovunque. Cresce in ambienti
disturbati ed eutrofizzati ai margini degli abitati e negli orli di boschetti
disturbati, con ecologia simile a quella di
Arctium lappa
. Le radici
contengono un principio amaro (inulina) e venivano utilizzate nella
medicina popolare (radice di bardana). Le foglie giovani ed i germogli
sono commestibili. Il nome generico deriva dal greco 'arktos' (orso), forse
in riferimento alle infruttescenze irsuto-spinose; il nome specifico allude
alla forte pelosità dei capolini. Forma biologica: emicriptofita bienne.
Periodo di fioritura: luglio-settembre.
455
Fusti fioriferi senza foglie (foglie tutte disposte alla base del fusto)
Bellis perennis L.
Specie europea diffusa e comune in tutta regione sino alla fascia
subalpina. In Carso è comunissima ovunque. Cresce in aiuole, parchi,
giardini, su suoli limoso-argillosi da freschi ad umidi, ricchi in humus e
composti azotati, con
Achillea millefolium
,
Lolium perenne
,
Trifolium
repens
etc. Il nome generico deriva dal latino 'bellus' = bello. Le foglie
giovani sono commestibili in insalata. Forma biologica: emicriptofita
rosulata. Periodo di fioritura: gennaio-dicembre.
455
Fusti fioriferi fogliosi
456
456
Fiori non tutti gialli
457
456
Fiori tutti gialli
468
457
Fiori mai bianchi
458
457
Fiori almeno in parte bianchi o biancastri
463
458
Fiori azzurri
Globularia bisnagarica L.
Specie sudeuropea ampiamente diffusa in regione sino alla fascia
montana. In Carso è comune in gramineti e lande soleggiati (
Carici-
Centaureetum
), su suoli superficiali aridi, di solito carbonatici ma talvolta
da neutri a subacidi, con
Betonica officinalis
subsp.
serotina
,
Bromopsis
erecta
,
Leucanthemum platylepis
etc. Il nome generico deriva dal latino
'globulus' (piccola sfera) ed allude alla forma dei capolini. Le foglie
contengono un glucoside (globularina) ed una sostanza amara
(globulariacitrina) che ha proprietà stimolanti simili a quelle della teina
ma che a dosi elevate diventa tossica. Forma biologica: emicriptofita
scaposa. Periodo di fioritura: marzo-maggio.
458
Fiori da rosa pallidi a roseo-violetti
459
459
Fiori tutti tubulosi e roseo-violetti
Centaurea jacea L. subsp. weldeniana (Rchb.) Greuter
La specie è molto polimorfa. La var.
weldeniana
, illirico-sudest-europea,
ha in regione le uniche stazioni certe per l'Italia, concentrandosi in Carso
ove è diffusa ed abbondante, con alcune stazioni sulle Prealpi. Cresce nei
gramineti e ai margini di boschi e siepi, a volte in siti disturbati, su suoli
argillosi abbastanza ricchi in composti azotati, con
Genista tinctoria
,
Knautia illyrica
,
Scorzonera villosa
etc. Il nome generico, di antico uso, è
di etimologia incerta: potrebbe riferirsi al mitologico centauro Chirone
oppure essere assonante con il greco 'kéntron' (pungolo) per la forma dei
boccioli; il nome specifico in greco significa 'violetto'. La varietà è
dedicata al militare e botanico L. Welden (1780-1853). Forma biologica:
emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: giugno-luglio.
459
Fiori centrali tubulosi e gialli, fiori periferici a forma di linguetta e
rosa o violetti
460
460
Fiori ligulati disposti in 2-3 serie. Squame dell'involucro del capolino disposte in 2 serie
Erigeron annuus (L.) Desf.