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Specie eurasiatica divenuta subcosmopolita, malgrado il suo nome ben
più rara di
L. ircutianum
s.l. Piuttosto rara anche in Carso, cresce di solito
in vegetazioni ruderali, su suoli limoso-argillosi ma ricchi in scheletro,
umiferi, alquanto freschi, con
Daucus carota
,
Melilotus officinalis
,
Lamium maculatum
etc. È sicuramente presente sul versante
settentrionale del M. Goli. Il nome generico deriva dal greco 'leukós'
(bianco) ed 'ánthos' (fiore), quello specifico deriva dal latino 'vúlgus'
(volgo) e significa 'comune', 'diffuso', 'frequente'. Forma biologica:
emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: maggio-ottobre.
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Fiori ligulati assenti o più brevi di 1.5 cm e più stretti di 2 mm
464
464
Capolini con soli fiori tubulosi
Erigeron sumatrensis Retz.
Specie di origine centro-americana oggi ampiamente diffusa nelle parti
più calde d'Europa. In regione è diffusa in tutta la pianura, evitando le
aree di montagna. In Carso si concentra lungo la costa. Cresce in
vegetazioni ruderali presso centri abitati, su suoli aridi sia calcarei che
arenacei, ricchi in scheletro, poveri in composti azotati ed humus, con
Amaranthus deflexus
,
Chamaesyce
sp.pl.,
Eleusine indica
,
Polycarpon
tetraphyllum
etc. Il nome generico è di etimologia incerta: potrebbe
derivare dal greco 'eri' (presto) e 'gheron' (vecchio) forse per la precoce
produzione dei pappi, oppure dal greco 'eri' (lana) e dal latino 'gerere'
(portare). Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: giugno-
settembre.
464
Capolini con fiori ligulati marginali
465
465
Capolini più stretti di 1 cm, con fiori ligulati brevi e non raggianti
Erigeron canadensis L.
Specie di origine nordamericana divenuta oggi subcosmopolita. In
regione è diffusa ovunque sino alla fascia montana superiore ove è però
più rara. È comunissima in tutto il Carso. Cresce in vegetazioni ruderali
di margini stradali, basi di muri, scarpate, coltivi, giardini e parchi, su
suoli superficiali aridi e ricchi in scheletro, sia calcarei che marnoso-
arenacei, con
Lactuca serriola
,
Linaria vulgaris
,
Picris hieracioides
subsp.
spinulosa
,
Verbena officinalis
etc. Il nome generico è di
etimologia incerta: potrebbe derivare dal greco 'eri' (presto) e 'gheron'
(vecchio) forse per la precoce produzione dei pappi, oppure dal greco 'eri'
(lana) e dal latino 'gerere' (portare). Forma biologica: terofita scaposa.
Periodo di fioritura: giugno-ottobre.
465
Capolini più larghi di 1 cm, con fiori ligulati chiaramente raggianti
466
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Fiori ligulati disposti in una sola serie. Squame dell'involucro del capolino disposte in più serie
Symphyotrichum lanceolatum ( Willd.) G.L.Nesom
Specie di origine nordamericana, a volte coltivata per ornamento e
subspontanea in ambienti disturbati, su suoli piuttosto umidi, lungo i
sentieri e presso le case. È nota per poche località nel territorio regionale,
concentrandosi presso le coste. Il nome generico deriva dal greco
'symphysis' (unione) e 'thrix' (capello, pelo) e allude probabilmente ad un
cultivar europeo osservato da Nees che presentava peli uniti alla base.
Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: agosto-
ottobre.
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Fiori ligulati disposti in 2-3 serie. Squame dell'involucro del capolino
disposte in 2 serie
467
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Foglie superiori a margine dentato. Fiori ligulati più lunghi di 5 mm