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L'aggregato di
R. ficaria
comprende diverse entità di difficile
determinazione. Questa sottospecie europea è comune in regione dalla
costa ai fondovalle, incluso il Carso. Origina da boschi igrofili ma oggi è
più frequente in ambienti umidi disturbati. Si riproduce vegetativamente
con stoloni e bulbilli, formando spesso popolazioni clonali
monodominanti. Cresce su suoli limoso-argillosi da freschi ad umidi, da
neutri a subacidi, nelle doline con
Erythronium dens-canis
,
Lithospermum purpurocaeruleum
,
Scilla bifolia
etc. Il nome generico in
latino significa 'piccola rana' e veniva usato sin dai tempi antichi per le
sole specie acquatiche del sottogenere
Batrachion
, anch'esso diminutivo
del
greco
'batràchos'
(rana).
Forma
biologica:
geofita
bulbosa/emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: febbraio-maggio.
539
Foglie a base non cuoriforme
540
540
Foglie fortemente pelose. Petali 4. Fiori più stretti di 2 cm
Biscutella laevigata L. subsp. laevigata
Specie appartenente ad un gruppo polimorfo, presente in tutta la regione
sino alla fascia alpina su substrati aridi e pietrosi, di solito calcarei. Nella
vicina Val Rosandra è presente la sottospecie
hispidissima
, endemica
della Valle e descritta per la prima volta dal Pospichal. Il nome generico
allude alla caratteristica forma dei frutti. Forma biologica: emicriptofita
scaposa/emicriptofita rosulata. Periodo di fioritura: aprile-agosto.
540
Foglie glabre o quasi. Petali 6. Fiori più larghi di 2 cm
Narcissus pseudonarcissus L.
Specie originaria dell'Europa occidentale, ampiamente diffusa dalla
coltura per fini ornamentali. In Carso è coltivata presso gli abitati e
talvolta appare allo stato subspontaneo nei terrazzamenti, in giardini
abbandonati e nelle discariche, ma è incostante ed ha scarsa attitudine a
spontaneizzarsi. Tutte le parti della pianta sono velenose per la presenza
di diversi alcaloidi. Il nome generico deriva dal greco 'narkao' = stordire,
e si riferisce all'intenso odore dei fiori delle specie a fiore bianco. Da esso
deriva il nome di Narciso nella mitologia greca. Forma biologica: geofita
bulbosa. Periodo di fioritura: marzo-maggio.
541
Fusti fioriferi senza foglie (foglie tutte basali)
Primula vulgaris Huds. subsp. vulgaris
La primula comune è una specie europeo-submediterranea diffusa in
regione dalla costa alla fascia montana inferiore. In Carso è comune.
Cresce in boschi maturi di querce e carpino bianco (
Asaro-Carpinetum
),
in avvallamenti e doline, sia su calcari che su arenarie, su suoli argillosi
abbastanza profondi ed umiferi, da neutri a subacidi, con
Aristolochia
lutea
,
Asarum europaeum
subsp.
caucasicum
,
Lathyrus vernus
etc. Il
nome generico è il diminutivo del termine latino 'prímus' (primo) per la
precoce fioritura, quello specifico deriva dal latino 'vúlgus' (volgo) e
significa 'comune', 'diffusa', 'frequente'. La pianta, soprattutto nelle radici,
contiene saponine; le foglie ed i fiori sono commestibili. Forma
biologica: emicriptofita rosulata. Periodo di fioritura: febbraio-marzo.
541
Fusti fioriferi fogliosi
542
542
Corolla con tubo ben sviluppato
543
542
Corolla con tubo brevissimo
546
543
Corolla con tubo cilindrico e 5 lobi allargati e raggianti
Lithospermum officinale L.