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Specie europea, diffusa su quasi tutto il territorio regionale dal livello del
mare alla fascia montana superiore. Cresce in prati aridi, cespuglieti,
boscaglie, stazioni rupestri, lungo le vie e sui muretti in pietra. Il nome
generico è di etimologia incerta: potrebbe alludere al fatto che alcune
specie crescono su suoli aridi e sabbiosi come il deserto d'Arabia; il nome
specifico allude alla pelosità della pianta. Forma biologica: emicriptofita
bienne/emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: aprile-luglio.
571
Foglie abbraccianti il fusto con la base
573
571
Foglie non abbraccianti il fusto con la base
572
572
Frutto senz'ala. Stilo sporgente sopra l'apice del frutto. Foglie basali pennato-sette
Lepidium graminifolium L. subsp. graminifolium
Specie eurimediterranea diffusa in regione dalla costa ai fondovalle ma
con ampie lacune. In Carso è diffusa e comune. Cresce in vegetazioni
ruderali di siti caldo-aridi, lungo le strade, presso discariche e stazioni
ferroviarie, su suoli da pietrosi a sabbiosi, talvolta poveri in calcio, poco
umiferi ma ricchi in composti azotati, con
Hordeum murinum
,
Sisymbrium officinale
,
Verbena officinalis
etc. Il nome generico deriva
dal greco 'lepidion' (piccola squama), per la forma dei frutti, quello
specirfico allude alle foglie sottili, vagamente simili a quelle di una
graminacea. Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura:
maggio-ottobre.
572
Frutto con una strettissima ala, all'apice con un'insenatura in cui è posto lo stilo. Foglie basali lirate
Lepidium virginicum L.
Specie di origine nordamericana, diffusa su quasi tutto il territorio
regionale al di sotto della fascia montana superiore. Cresce in ambienti
ruderali su suoli disturbati, lungo le vie, negli incolti. Il nome generico
deriva dal greco 'lepidion' (piccola squama), per la forma dei frutti, il
nome specifico allude allo Stato della Virginia negli Stati Uniti, una delle
aree di origine della pianta. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di
fioritura: maggio-agosto.
573
Frutto a contorno triangolare, con la punta verso la base
Capsella bursa-pastoris (L.) Medik. subsp. bursa-pastoris
Specie di origine sudeuropea divenuta ormai subcosmopolita. In regione
è diffusa ovunque sino alla fascia subalpina ed è comunissima in Carso.
Cresce in vegetazioni disturbate e spesso esposte a calpestio, in giardini,
coltivi, margini di strade e habitat ruderali, su suoli abbastanza freschi ed
umiferi, ricchi in composti azotati, con
Lolium perenne
,
Plantago
lanceolata
,
P. major
etc. Una singola pianta è capace di produrre più di
500.000 semi attaccaticci facilmente dispersi dagli animali. Veniva
utilizzata per curare le ferite; le foglie giovani sono commestibili. Il nome
generico deriva dal latino 'capsa' (contenitore per papiri, cofanetto);
quello specifico allude alla somiglianza dei frutti con delle piccole
bisacce. Forma biologica: emicriptofita bienne. Periodo di fioritura:
marzo-ottobre.
573
Frutto a contorno non triangolare
Lepidium campestre (L.) R. Br.