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Specie eurimediterranea concentrata nella parte sudorientale della regione
sino al Collio, con rare stazioni nell'alto Friuli. In Carso è diffusa e
comune. Cresce in colonie numerose ai margini di boschi e macchie
termofili, talvolta in siti disturbati, sia su calcare che su substrati
arenacei, su suoli subaridi mediamente profondi ma ricchi in scheletro,
piuttosto poveri in composti azotati, con
Silene nutans
subsp.
livida
,
Verbascum chaixii
,
Vincetoxicum hirundinaria
s.l. etc. Il nome generico
deriva forse da Sileno - il panciuto accompagnatore di Bacco - ed allude
al calice rigonfio di
S. vulgaris
. Forma biologica: emicriptofita rosulata.
Periodo di fioritura: aprile-luglio.
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Capsula globosa o ovoide, non più lunga del calice. Pianta glabra o con una sola linea di peli lungo il fusto
Stellaria media (L.) Vill. subsp. media
Entità mediterranea oggi divenuta subcosmopolita nelle zone temperate,
da noi diffusa e comune sino alla fascia subalpina ove è ristretta presso le
malghe. In Carso è comunissima ovunque. Cresce in vegetazioni segetali
e ruderali lacunose, in coltivi, giardini, vitigni, lungo le strade, in
discariche, presso le case, su suoli limoso-argillosi piuttosto profondi e
tendenzialmente freschi, ricchi in composti azotati, con
Anagallis
arvensis
,
Mercurialis annua
,
Senecio vulgaris
etc. Il nome generico
allude alla forma stellata dei fiori. La pianta è ricca di potassio e contiene
piccole quantità di saponine. Forma biologica: terofita reptante. Periodo
di fioritura: marzo-ottobre.
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Capsula cilindrica, lunga il doppio del calice. Piante con fusto peloso
tutt'attorno
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Pianta perenne, con brevi getti sterili alla base del fusto
Cerastium holosteoides Fr.
Specie eurasiatica oggi quasi ubiquitaria nella zona temperata. In regione
è diffusa dalle lagune alla fascia montana superiore delle Alpi, sopra la
quale è vicariata dall'affine
C. fontanum
. In Carso è molto diffusa, con
lacune lungo la costa. Cresce in prati, pascoli, campi e lungo strade di
campagna, su suoli limoso-argillosi piuttosto freschi, ricchi in basi e
composti azotati ma a volte subacidi, associandosi ad altre piante annuali.
Il nome generico deriva dal greco 'keras' (corno), a causa della forma
allungata delle capsule. Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo
di fioritura: aprile-ottobre.
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Piante annue, senza getti sterili
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Sepali con all'apice un ciuffo di peli (lente!)
Cerastium glomeratum Thuill.
Specie mediterranea oggi divenuta subcosmopolita, di antica
introduzione nella parte settentrionale dell'areale. In regione è diffusa
sino alla fascia montana inferiore, rarefacendosi nelle Alpi. In Carso è
spesso comune. Cresce in vegetazioni arvensi, lungo i viottoli, nelle
discariche, su suoli limoso-argillosi da subaridi ad umidi, ricchi in
composti azotati ma decalcificati, con
Amaranthus retroflexus
,
Chenopodium album
,
Oxalis fontana
etc. Il nome generico deriva dal
greco 'keras' (corno), a causa della forma allungata delle capsule, quello
specifico allude ai fiori riuniti in glomeruli. Forma biologica: terofita
scaposa. Periodo di fioritura: gennaio-dicembre.
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Sepali non superati da peli, con punta glabra e membranosa
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Brattee inferiori simili a foglie, irsute sulle due facce e senza apice membranoso
Cerastium pumilum Curtis