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Specie eurasiatica comunissima in tutta la regione sino alla fascia
montana inferiore. In Carso è comune ovunque. Originaria di boschi
periodicamente inondati, cresce oggi in vegetazioni ruderali, ai margini di
boschi disturbati, nelle siepi, lungo viottoli ombreggiati e muretti a secco,
nelle discariche, su suoli argillosi freschi e sciolti, subneutri, ricchi in
composti azotati, con
Alliaria petiolata
,
Stellaria media
,
Urtica dioica
etc. I germogli e le foglie giovani sono commestibili. Il nome generico
proposto da Linneo è tratto da Plinio, deriva forse dal greco 'laimos' =
fauci, gola, alludendo all'aspetto della corolla. Forma biologica:
emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: marzo-dicembre.
188
Foglie non intere (composte, o divise per almeno metà della lamina)
189
188
Foglie intere
322
189
Foglie trifogliate (con 3 sole foglioline)
190
189
Foglie non trifogliate
215
190
Pianta spinosa
Ononis spinosa L. subsp. spinosa
Specie sudeuropea diffusa in tutta la regione sino alla fascia montana. In
Carso è diffusa ma non molto comune. Cresce in vegetazioni erbacee
seminaturali, pascoli magri, su scarpate, ai margini di boschi aperti, su
suoli limoso-argillosi piuttosto profondi, ricchi in basi ma talvolta
decalcificati e subacidi, poveri in composti azotati, con
Danthonia
alpina
,
Genista tinctoria
,
Onobrychis arenaria
s.l. etc. Veniva un tempo
utilizzata nella medicina popolare, ad esempio contro i reumatismi e le
malattie della pelle. Il nome generico deriva probabilmente dal greco
'ónos' (asino) e indicherebbe un foraggio per gli asini. Forma biologica:
camefita suffruticosa. Periodo di fioritura: giugno-settembre.
190
Piante non spinose
191
191
Foglie tutte senza picciolo ben distinto
Coronilla scorpioides (L.) W.D.J. Koch
Specie mediterranea, in regione esclusiva delle parti più calde del Carso
ove è rara e raggiunge il limite settentrionale del subareale adriatico.
Cresce in vegetazioni aperte su substrati marnoso-arenacei, su suoli
piuttosto primitivi e ricchi in scheletro, aridi d'estate, con
Legousia
hybrida
,
Ononis pusilla
e con altre specie mediterranee da noi rare come
Securigera cretica
e
Vicia lutea
. Il nome generico è il diminutivo del
latino 'corona', e richiama la disposizione dei fiori; il nome specifico
allude ai frutti a forma di coda di scorpione. I semi sono velenosi
(glicosidi). Dalla macerazione delle foglie si otteneva un colorante blu.
Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: aprile-giugno.
191
Foglie (almeno quelle inferiori) chiaramente picciolate
192
192
Corolla a simmetria raggiata
193
192
Corolla a simmetria bilaterale
197
193
Foglioline a margine intero
194
193
Foglioline a margine dentato
195
194
Fiori violetti. Apice delle foglioline non bilobo. Frutto carnoso
Solanum dulcamara L.
Specie eurasiatico-temperata diffusa in tutta la regione sino alla fascia
montana inferiore. In Carso è comunissima. Originaria di alvei fluviali
(canneti disturbati) è poi passata a vegetazioni ruderali quali margini di
boschetti disturbati, siepi, discariche, coltivi etc., su suoli limoso-argillosi
piuttosto freschi e profondi, ricchi in composti azotati, da neutri a
subacidi, con
Calystegia sepium
,
Humulus lupulus
,
Rubus caesius
etc. Il
nome generico deriva dal latino 'solamen' = sollievo, ma la dulcamara è
velenosa per l'alto contenuto in solanina dei frutti acerbi. Forma
biologica: nanofanerofita. Periodo di fioritura: aprile-luglio.
194
Fiori gialli. Apice delle foglioline bilobo. Frutto secco