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Felce subatlantico-sudeuropea oggi divenuta subcosmopolita, con
distribuzione regionale prealpico-carsica salvo isolate stazioni sui
versanti più caldi delle Alpi. In Carso è diffusa ma non comune, con
lacune nelle aree più alte. Cresce in boschi ombreggiati, spesso presso le
rupi, dalla macchia mediterranea alla boscaglia carsica, su substrati silicei
ma ricchi in basi (flysch). Il nome generico deriva dal greco 'a' = contro e
'splen' = milza, per l'antico ed ingiustificato uso di
A. ceterach
contro i
calcoli della milza. Forma biologica: emicriptofita rosulata. Periodo di
sporificazione: luglio-agosto.
226
Picciolo verde salvo a volte alla base. Pianta di rupi e muri
Asplenium ruta-muraria L. subsp. ruta-muraria
Felce eurasiatico-sudeuropea estesa al Nord America, ampiamente
diffusa in regione salvo che lungo il litorale friulano. In montagna è
sostituita dalla subsp.
dolomiticum
. In Carso è diffusa e comune ovunque.
Cresce sia su rocce che su muretti in pietra, ma è meno abbondante di
A.
trichomanes
, con cui si associa preferendo però le parti più alte dei muri
e rivelando quindi una minore nitrofilia (
Asplenietum trichomano-rutae-
murariae
). Il nome generico deriva dal greco 'a' (contro) e 'splen' (milza),
per l'antico ed ingiustificato uso di
A. ceterach
contro i calcoli della
milza, il nome specifico allude alla somiglianza delle foglie con quelle
della ruta. Forma biologica: emicriptofita rosulata. Periodo di
sporificazione: giugno-ottobre.
227
Fiori in capolini circondati da un involucro di brattee o di squame
228
227
Fiori non in capolini, o se in capolini questi non circondati da un
involucro
255
228
Fiori tubulosi assenti (tutti i fiori del capolino ligulati)
229
228
Fiori tubulosi presenti, fiori ligulati assenti o presenti solo al margine
del capolino
241
229
Fusti fioriferi senza foglie (foglie tutte disposte in rosetta alla base del
fusto)
230
229
Fusti fioriferi fogliosi
233
230
Pappo di peli semplici
231
230
Pappo di peli piumosi (lente! Osservare i frutti disposti al centro del
capolino)
232
231
Frutti maturi rossastri
Taraxacum laevigatum (Willd.) DC. s.l.
Aggregato di specie eurasiatiche distribuito in regione dal Carso all'alta
pianura, ma poco osservato. In Carso è diffuso e comune, ma sembra
assente dai colli del Muggesano e si rarefà nell'Isontino. Cresce in pratelli
aridi, lungo vecchie mulattiere ed in pietraie ombreggiate, su suoli
piuttosto primitivi ricchi in scheletro calcareo, poveri in composti azotati
ed humus, aridi d'estate, con
Cerastium pumilum
,
Geranium lucidum
,
Poa compressa
etc. Il nome generico è di etimologia incerta: potrebbe
derivare dal greco 'tarasso' (sanare, guarire) oppure dal persiano
'tarkhashqún’ (da cui deriva l'arabo 'tarasacon') che significano 'erba
amara', 'cicoria'. Forma biologica: emicriptofita rosulata. Periodo di
fioritura: marzo-maggio.
231
Frutti maturi grigi, bruni, olivacei, mai rossastri
Taraxacum officinale Weber in Wiggers s.l.