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Specie mediterranea con distribuzione planiziale piuttosto lacunosa in
regione. In Carso è abbastanza diffusa - anche se con lacune - e
localmente comune. Cresce in vegetazioni pioniere lungo le strade, in
discariche ed installazioni portuali e ferroviarie, su suoli da sabbioso-
ghiaiosi ad argillosi, subaridi, ricchi in composti azotati, con
Conyza
sumatrensis
,
Lactuca serriola
,
Sisymbrium officinale
etc. Il nome
generico deriva dal latino 'rumex' (asta, lancia, freccia), per la forma delle
foglie di alcune specie. Forma biologica: emicriptofita scaposa (terofita
scaposa). Periodo di fioritura: maggio-giugno.
341
Infiorescenza con asse diritto, foglioso solo alla base. Foglie mai a forma di chitarra
Rumex obtusifolius L. subsp. obtusifolius
Specie subatlantico-sudeuropea diffusa in regione dalla costa alla fascia
montana superiore. In Carso è piuttosto sparsa e rara. Cresce in
vegetazioni ruderali lungo strade e fossi, in discariche, insediamenti
rurali, coltivi, prati da sfalcio concimati, su suoli limoso-argillosi freschi,
umiferi, neutri, ricchi in composti azotati, con
Aegopodium podagraria
,
Arctium minus
,
Rumex crispus
etc. Il nome generico deriva dal latino
'rumex' (asta, lancia, freccia), per la forma delle foglie di alcune specie.
Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: giugno-
settembre.
342
Piante laticifere (attenzione! lavarsi le mani dopo averle toccate: il
latice è irritante). Infiorescenze in ombrella
343
342
Piante non laticifere. Infiorescenze non in ombrella
348
343
Foglie lineari, almeno 7 volte più lunghe che larghe
Euphorbia cyparissias L.
Specie eurasiatico-sudeuropea poi diffusa anche altrove per opera
dell'uomo. In regione è comune ovunque, incluso il Carso, sino alla fascia
montana superiore. Cresce in praterie aride e ai margini dei boschi, da cui
passa in vegetazioni ruderali ai margini di strade, lungo viottoli etc., su
suoli subaridi, da calcarei a limoso-argillosi. Nei pascoli può diventare
invadente per selezione negativa da parte del bestiame. Come tutte le
specie congeneri, contiene un latice tossico e fortemente irritante che può
anche innescare reazioni fotoallergiche. Il nome generico deriva da
Euforbo, medico del Re Giuba II di Mauritania (I sec. a.C. - I sec. d.C.),
che secondo Plinio scoprì l'euforbia e le sue proprietà. Forma biologica:
emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: marzo-agosto.
343
Foglie non lineari
344
344
Ghiandole a forma di mezzaluna
345
344
Ghiandole non a forma di mezzaluna
347
345
Pianta erbacea annuale
Euphorbia peplus L.
Specie asiatico-mediterranea oggi divenuta cosmopolita e di antica
introduzione ai margini dell'areale, diffusa in tutta la regione fino alla
fascia montana inferiore. È comunissima in Carso, con le sole lacune del
M. Cocusso e del M. Castellaro Maggiore. Cresce in vegetazioni arvensi
discontinue, in giardini ed in colture abbandonate, su suoli argillosi ricchi
in composti azotati e per lo più decalcificati e subacidi, con
Fumaria
officinalis
,
Senecio vulgaris
,
Veronica persica
etc. Il latice è velenoso ed
irritante per le mucose. Il nome generico deriva da Euforbo, medico del
Re Giuba II di Mauritania (I sec. a.C. - I sec. d.C.), che secondo Plinio
scoprì l'euforbia e le sue proprietà. Forma biologica: terofita scaposa.
Periodo di fioritura: gennaio-dicembre.
345
Pianta legnose perenni
346
346
Brattee dell'infiorescenza libere
Euphorbia nicaeensis All. subsp. nicaeensis