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filamenti superanti la corolla di 2-2.5 mm ed antere giallognole
Plantago major L. subsp. major
Specie eurosiberiana oggi divenuta subcosmopolita, comune in regione -
incluso il Carso - sino alla fascia montana superiore. Cresce in
vegetazioni erbacee seminaturali e soprattutto in ambienti ruderali
calpestati (
Plantaginetalia majoris
), su suoli limoso-argillosi abbastanza
freschi in profondità e ricchi in composti azotati, con
Chamaesyce
sp.pl.,
Eragrostis
sp.pl.,
Polygonum aviculare
s.l. etc. Il nome generico deriva
dal latino 'planta' (pianta dei piedi): le specie più comuni crescono in
ambienti calpestati. Per la presenza di aucubina la pianta è efficace contro
le punture degli insetti; le foglie giovani possono essere aggiunte ad altre
erbe per insalate. Forma biologica: emicriptofita rosulata. Periodo di
fioritura: maggio-settembre.
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Foglie progressivamente ristrette nel picciolo, vellutate. Spighe densissime sino alla base. Filamenti
staminali superanti la corolla di 4-8 mm ed antere rosa
Plantago media L. subsp. media
Specie eurosiberiana diffusa in regione sino alla fascia montana
superiore. In Carso è comune ovunque. Cresce in gramineti e lande, su
suoli argillosi abbastanza profondi, umiferi, piuttosto ricchi in composti
azotati, da neutri a subacidi, con
Danthonia alpina
,
Ononis spinosa
,
Trifolium rubens
etc. Al contrario di altre specie di
Plantago
, questa
viene spesso impollinata dagli insetti. Il nome generico deriva dal latino
'planta' (pianta dei piedi): le specie più comuni crescono in ambienti
calpestati. Per la presenza di aucubina la pianta è efficace contro le
punture degli insetti; le foglie giovani possono essere aggiunte ad altre
erbe per insalate. Forma biologica: emicriptofita rosulata. Periodo di
fioritura: maggio-agosto.
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Foglie larghe 1-4(5) mm. Semi con faccia interna piana (binoculare!)
Plantago holosteum Scop.
Specie mediterranea diffusa in regione dal Carso all'alto Friuli e Prealpi,
più rara nelle Alpi sino alla fascia montana inferiore. In Carso è comune
ovunque. Cresce in gramineti e lande sassose, su suoli di preferenza
calcarei, ma anche marnoso-arenacei purché ricchi in basi, poveri in
composti azotati, aridi d'estate, con
Dorycnium germanicum
,
Euphorbia
nicaeensis
,
Thesium divaricatum
etc. Il nome generico deriva dal latino
'planta' (pianta dei piedi): le specie più comuni crescono in ambienti
calpestati. Forma biologica: emicriptofita rosulata/camefita suffruticosa.
Periodo di fioritura: maggio-giugno.
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Foglie larghe più di 5 mm. Semi con faccia interna concava
353
353
Pianta di prati aridi. Radice principale divisa in radici secondarie grosse (sino a 1 mm) e diritte, più o
meno parallele
Plantago argentea Chaix subsp. liburnica Ravnik
Entità illirico-nordadriatica a distribuzione regionale prealpico-carsica
estesa all'alta pianura, con rare stazioni nelle Alpi fino alla fascia
montana inferiore. In Carso è comune ovunque. Cresce nella landa
(
Carici-Centaureetum
), su suoli calcarei ricchi in scheletro e subaridi
d'estate, con
Carex humilis
,
Jurinea mollis
,
Thalictrum minus
etc. Il
nome generico, di derivazione latina, allude sia alla forma delle foglie
('planta' = pianta del piede) che alla predilezione di alcune specie per
ambienti calpestati. Forma biologica: emicriptofita rosulata. Periodo di
fioritura: giugno-agosto.
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Pianta di luoghi disturbati e di prati pingui. Radice principale divisa in radici secondarie sottili, capillari e
contorte
Plantago lanceolata L.