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eccedere nella sua consumazione. Il nome generico allude alla forma stellata dei fiori. Forma biologica: terofita
reptante/ emicriptofita bienne. Periodo di fioritura: gennaio-dicembre.
Taeniatherum caput-medusae
(L.) Nevski
L'orzo testa di medusa è una pianta annua a distribuzione stenomediterraneo-
turanica presente come avventizia in Piemonte (nelle Langhe), in Puglia,
Basilicata, Sicilia e Sardegna (da lungo tempo non più osservata in Liguria).
Cresce negli incolti, in prati aridi, su pendii sassosi, dal livello del mare a 1300
m circa. Si rinviene molto raramente al margine degli stagni temporanei sardi. Il
nome generico deriva dal greco 'tainia' (benda, nastro) e 'athér' (resta), in
riferimento alle reste appiattite delle spighette; il nome specifico si riferisce alla
forma dell'infiorescenza, che ricorda la testa di una medusa. Forma biologica:
terofita scaposa. Periodo di fioritura: aprile-giugno.
Teesdalia coronopifolia
(J.P. Bergeret) Thell.
La teesdalia a foglie di
Coronopus
è una pianta annua a distribuzione
eurimediterranea, di antica introduzione ai margini settentrionali del presente
areale a seguito dell'espandersi delle colture (archeofita), presente in Lombardia,
Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Lazio, Calabria, Sardegna e Sicilia. Cresce
nei campi di cereali e negli incolti, su suoli aridi in estate, dal livello del mare a
1300 m circa. Si rinviene molto raramente al margine degli stagni temporanei
sardi. Il genere è dedicato al botanico inglese Robert Teesdale (1740-1804); il
nome specifico allude alla vaga somiglianza delle foglie con quelle di specie del
genere
Coronopus
(oggi incluso nel genere
Lepidium
). Forma biologica: terofita
scaposa. Periodo di fioritura: febbraio-aprile.
Thapsia garganica
L. subsp.
garganica
La firrastrina comune è una specie a distribuzione mediterraneo-meridionale
presente, con due sottospecie, in Toscana, in Lazio e in tutte le regioni dell'Italia
meridionale e insulare. Cresce in pascoli aridi, dal livello del mare a 1400 m
circa. Si rinviene sporadicamente al margine degli stagni temporanei sardi in
aree ruderali. Sin da tempi antichi la pianta era utilizzata nella medicina
tradizionale: in Algeria veniva usata come antidolorifico, anche se risulta
mortale per i cammelli; la colonia greca di Cirene esportava una pianta
medicinale nota come 'silphion', usata come purgante ed emetico; anche se la
sua esatta identità rimane controversa oggi alcuni ritengono che potrebbe essere
stata proprio questa specie. La pianta contiene diverse sostanze che la rendono
velenosa per il bestiame e per l'uomo, alcune delle quali hanno però dimostrato di possedere interessanti proprietà
anticancerogene. Il nome generico, di antichissimo uso, deriva probabilmente da 'Thapsos', nome greco della odierna
città siciliana di Magnisi in provincia di Siracusa, nei cui dintorni ancor oggi la pianta è abbondante; il nome specifico
si riferisce al Gargano, da cui la specie fu originariamente descritta. Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di
fioritura: maggio-luglio.
Theligonum cynocrambe
L.
La porcaccia dei fossi è una pianta annua a distribuzione stenomediterranea
presente in Liguria, Emilia-Romagna e in tutte le regioni dell'Italia centrale,
meridionale e insulare (la specie è stata segnalata come avventizia anche in
Friuli Venezia Giulia). Cresce in ambienti disturbati, negli incolti, alla base di
muri, su ghiaie e ruderi, a volte lungo le strade, su suoli freschi almeno in
inverno e primavera, piuttosto ricchi di composti azotati, dal livello del mare a
800 m circa, con optimum nella fascia mediterranea. Si rinviene sporadicamente
al margine degli stagni temporanei sardi in aree ruderali. Il nome generico,
derivante dal greco ma di etimologia piuttosto incerta, era l'antico nome della
pianta; il nome specifico deriva anch'esso dal greco e significa 'cavolo dei cani',
in riferimento all'odore fetido emanato dalla pianta, cui allude anche il nome
italiano. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: febbraio-aprile.
