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di numerosi isidi la rendono simile ad
U. subfloridana
. I rami
principali leggermente deformati e la mancanza di papille sono i
caratteri diagnostici di
U. hirta
. La chimica midollare - presenza di
acidi grassi come composti principali - è utile per verificare
l’identificazione.
Distribuzione europea sinora nota: Albania, Austria, Belgio, Bulgaria,
Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Germania, Gran
Bretagna, Ungheria, Island,
Italia
, Lettonia, Lituania, Lussemburgo,
Norvegia, Polonia, Romania, Russia, Slovacchia, Slovenia, Spagna,
Svezia, Svizzera, Ucraina.
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Isidi presenti solo sui sorali. Sorali da puntiformi ad
allargati (specialmente sui rami terminali). Medulla
densa. Senza acidi grassi, con diversi depsidoni
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Base del tallo di colore chiaro, senza distinte fessurazioni annulari. Con acido
galbinico, norstictico e salazinico
Usnea dasaea Stirt.
Sinonimi:
Usnea dolosa
Motyka, Lich. Gen. Usnea Stud. Monogr.,
Pars Syst. 2(1): 494 (1937). -
Usnea galbinifera
Asahina, J. Jap. Bot.
38: 257 (1963). -
Usnea spinigera
Asahina, Lich. Jap. 3: 85 (1956). -
Usnea spinulifera
(Vain.) Motyka, Lich. Gen. Usnea Stud. Monogr.,
Pars Syst. 2(1): 518 (1937) -
Usnea undulata
Stirt., Scott. Naturalist 6:
104 (1881).
Tallo da cespuglioso a subpendente, lungo 2-15 cm; base chiara, senza
distinte crepe anulari; rami secondari da leggermente a distintamente
costretti alla base; fibrille presenti, a volte numerose, spinulose; sorali
da puntiformi a leggermente ellittici (specialmente su rami terminali);
papille assenti su tutti i rami, con isidi. Cortex lucido, sottile, medulla
spessa, da densa a compatta. Chemotipi con acidi galbinico, norstictico
e salazinico come sostanze principali (K+ rosso, P+ arancione).
Appartiene all’aggregato di
U. fragilescens
. La presenza di numerose
fibrille e la completa assenza di papille distinguono questa da altre
specie a portamento cespuglioso. Può essere confusa con
U. hirta
, che
tuttavia ha isidi numerosi su tutto il tallo, e chimica diversa.
Distribuzione europea sinora nota: Francia,
Italia
(?), Portogallo,
Romania, Slovenia, Spagna.
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Base del tallo con distinte fessurazioni annulari. Con acido stictico (sostanza
principale) e acido lobarico (accessorio)
Usnea flammea Stirt.
Sinonimi:
Usnea dalmatica
Motyka, Lich. Gen. Usnea Stud. Monogr.,
Pars Syst. 1: 263 (1936). -
Usnea rupestris
Motyka, Lich. Gen. Usnea
Stud. Monogr., Pars Syst. 2(1): 323 (1937).
Tallo cespuglioso, da eretto a subpendulo, lungo 3-8 cm; base pallida,
spesso con distinte fessure anulari; rami di spessore uniforme,
assottigliati verso gli apici, non rigonfi; fibrille presenti; papille assenti
(soprattutto nella zona basale) o poche, verrucose; sorali di solito di
grandi dimensioni, densamente coperti da isidi. Spessore e lucidità del
cortex variabili; medulla densa e compatta. Con acido stictico come
sostanza principale (K+ giallo o rosso, P+ arancio) e acidi lobarico,
menegazziaico e norstictico (accessori). L'acido lobarico - presente in
circa l'80% dei campioni -, può essere utilizzato come carattere
diagnostico. Appartiene all’aggregato di
U. fragilescens
. La presenza
di crepe bianche anulari nella parte basale del tallo aiuta a riconoscere
la specie. Sia il cortex che le strutture interne (asse e medulla
adiacente all'asse), possono a volte diventare arancioni a causa della
decomposizione di una sostanza midollare.
Distribuzione europea sinora nota: Croatia, Francia, Grecia, Gran
Bretagna, Irlanda,
Italia
, Lussemburgo (probabilmente estinta),
Norvegia, Portogallo, Spagna. Specie tipicamente mediterraneo-