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Sinonimi:
Usnea sorediifera
Motyka, Wydaw. Muz. Slask. Katowic.
3(2): 24 (1930), nom. illeg., non
Usnea sorediifera
(Arnold) Lynge
(1921). -
Usnea stuppea
(Räsänen) Motyka
Tallo cespuglioso, di solito breve, riccamente ramificato, soprattutto
anisotomicamente; base da chiara a nera; rami di spessore non
uniforme, spesso irregolarmente deformati, rigonfi e foveolati, con
crepe anulari che possono mostrare gli anelli bianchi della medulla;
fibrille presenti, a volte anche abbondanti anche sui rami terminali;
isidi brevi, presenti almeno su sorali giovani (abrasi-mancanti su sorali
maturi); papille numerose; sorali irregolari, da leggermente tubercolati
a un po’concavi, con soredi granulosi. Cortex sottile; medulla variabile
in spessore e densità. Chimica: 1) il chemotipo principale contiene
acido salazinico (K+ rosso, P + da giallo ad arancione) con diverse
sostanze accessorie (acido protocetrarico, barbatico, 4-O-
demethylbarbatico), 2) esiste anche un chemotipo senza composti
midollari (K-, P-). Per la distinzione da specie simili v. nota ad
U.
diplotypus
.
Distribuzione europea sinora nota: Austria, Bulgaria, Estonia,
Finlandia, Germania,
Italia
, Lettonia, Lituania, Norvegia, Polonia,
Romania, Russia, Slovacchia, Spagna, Svezia, Svizzera, Ucraina.
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Tallo da cespuglioso a subpendente, le parti apicali spesso sinuose. Sorali puntiformi
anche da vecchi, da piani a tubercolati. Soredi farinosi
Usnea diplotypus Vain.
Tallo cespuglioso o subpendente; base pallida o annerita;
ramificazione principalmente anisotomico-dicotoma; rami di spessore
non uniforme, a volte irregolarmente rigonfi e con depressioni, gli
apici spesso contorti; fibrille e papille presenti ma in numero è
variabile; isidi spesso numerosi e relativamente lunghi; sorali
puntiformi, raramente allargati, soredi farinosi. Cortex sottile; medulla
variabile in densità e spessore. Specie affine ad
U. lapponica
ed
U.
substerilis
, anch’esse con tallo più o meno cespuglioso, ramificazione
anisotomico-dicotoma e rami di spessore non uniforme, con
occasionali fossette.
U. diplotypus
spesso ha tallo subpendente, rami
con apici contorti ed isidi relativamente lunghi, mentre gli isidi di
U.
substerilis
sono brevi e presenti solo su sorali giovani, e
U. lapponica
manca totalmente di isidi. Tutte e tre le specie hanno chimica simile
(acido salazinico come sostanza principale) e quindi l'identificazione
dei composti medullari non è di alcun aiuto per distinguerle.
Distribuzione europea sinora nota: Austria, Bulgaria, Repubblica
Ceca, Estonia, Finlandia, Germania, Ungheria,
Italia
, Lituania,
Norvegia, Polonia, Russia, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera.
Chiave sinottica
Le chiavi sinottiche - raramente utilizzate per i licheni - includono la possibilità di accesso multiplo
(uno può cioè utilizzare qualsiasi carattere senza alcun ordine prefissato). Di solito nelle chiavi
sinottiche i taxa sono numerati in successione, e la chiave riporta un elenco di caratteri con
associata la lista delle specie che li possiedono. Di seguito si presenta una chiave sinottica basata
su13 caratteri e 51 stati dei caratteri. Le specie per cui uno solo degli stati di un carattere è
discriminante sono in grassetto.
L'identificazione dei taxa con una chiave sinottica procede in questo modo: (a) scegliere qualsiasi
carattere del campione sotto osservazione (ad esempio, “portamento del tallo”), (b) decidere lo stato
di quel carattere per il campione (ad es. “cespuglioso”), (c) prendere nota di tutti i taxa che hanno in
comune quello stato, (d) scegliere il carattere successivo facilmente osservabile (ad es. “presenza di
papille”), (e) selezionare di nuovo lo stato appropriato (ad es. “papille presenti”), (f) confrontare