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Margine della foglia chiaramente dentato
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Pianta laticifera. Fiori senza petali, nascosti all'interno di strutture carnose (fichi)
Ficus carica L.
Famiglia
Moraceae.
Area d'origine
Medio Oriente. È
una specie di origine molto antica, come testimoniano i
ritrovamenti di fichi fossili in depositi terziari e quaternari
in Italia e in Francia. Le più antiche notizie sulla
coltivazione del Fico risalgono a periodi assai remoti:
nella piramide di Gizah sono state trovate rappresentazioni
grafiche raffiguranti la raccolta dei fichi.
Etimologia
Il
termine generico deriva dal nome latino con il quale
venivano designati sia la pianta che il frutto, nome
derivato a sua volta dal greco 'sykon'. Il termine specifico
significa 'proveniente dalla Caria', regione storica della
Turchia, dove la pianta cresceva spontaneamente.
Descrizione
Albero alto fino a 10 m, ricco di canali
laticiferi, con tronco coperto da una corteccia liscia, di
colore grigio cenere e chioma espansa. Le foglie sono alterne, ampie, lobate con 3-5 lobi slargati all'estremità,
cordate alla base, con margine crenato o dentato, scabre e di colore verde brillante sulla pagina superiore, più
chiare e peloso-vellutate su quella inferiore. I fiori sono unisessuali, molto piccoli, racchiusi in gruppi
all'interno di un ricettacolo carnoso, cavi, globosi o piriformi, all'ascella delle foglie. I frutti sono piccole
nucule completamente avvolte dal ricettacolo carnoso a formare delle peculiari infruttescenze dette siconi
(comunemente fichi). Esse sono eduli, grandi, carnose, piriformi, di colore giallo-verdognolo o nero-violaceo.
Periodo di fioritura
Fiorisce tra la primavera e l'estate, nei mesi di Maggio, Giugno, Luglio e Agosto.
Coltivazione
Pianta molto rustica, resiste bene al freddo e alla siccità. Numerosissime sono le varietà
colturali. Si moltiplica per talea o per divisione di polloni.
Uso
Si coltiva soprattutto per i frutti commestibili. I
fichi possono essere consumati freschi o essiccati e farciti con triti di mandorle, noci, nocciole, aromatizzati
con limone, cedro, cioccolato oppure canditi o trasformati in marmellate, gelatine, sciroppi, ecc. Sono anche
utilizzati a scopo officinale e iscritti nella maggioranza delle Farmacopee ufficiali europee, asiatiche ed
americane; hanno proprietà emollienti e lassative.
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Pianta non laticifera. Fiori con petali, disposti in racemi
Firmiana simplex (L.) W.F.Wight
Famiglia
Sterculiaceae.
Sinonimi
Sterculia platanifolia L.
Area d'origine
Giappone, Cina.
Descrizione
Albero
deciduo robusto, alto 15-20 m, con corteccia liscia grigio-
verdastra e chioma espansa globosa. Le foglie sono grandi
(25-40 cm) con lungo picciolo, rossastre, alterne, lobate,
glabre con nervature rosa. I fiori, disposti in pannocchie
lasse e lunghe, sono giallognoli con calice petaloide. I
frutti sono follicoli membranosi con 4-6 semi.
Uso
In
Cina, Cambogia, Laos, e Viet-Nam si utilizza a scopo
officinale.
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Picciolo più lungo di 4 cm. Frutto secco
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Picciolo più breve di 4 cm. Frutto carnoso (mora)
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Albero più alto di 4 m
Liquidambar styraciflua L.
Famiglia
Hamamelidaceae.
Area d'origine
America
settentrionale.
Etimologia
Il termine generico deriva dal
latino 'liquidus' = liquido e 'ambar' = ambra, il nome
specifico styraciflua indica lo sgorgare, si riferiscono alla
resina profumata che sgorga dalla corteccia.
Descrizione
Specie arborea di taglia medio-grande, può raggiungere
un'altezza di 20 m, ma allo stato selvatico anche 45 m. Il
fusto cresce diritto, ramificato dalla base, mentre le
branche laterali rimangono sottili. La chioma,
moderatamente fitta, assume una forma piramidale-conica
con contorni regolari. Solamente in soggetti di una certa
età, a causa della maggior crescita dei rami laterali, la
chioma tende ad allargarsi e divenire ovale. Il fusto
presenta una corteccia caratteristica, di colore bruno,
levigata nei germogli giovani e solitamente molto rugosa con solchi longitudinali in quelli adulti. I rami sono
caratterizzati dalla presenza di creste suberose. Le foglie, caduche, di colore brillante verde scuro sono glabre
nella pagina superiore, pelose alla venatura ascellare nella pagina inferiore, lungamente picciolate, a 5-7 lobi
triangolari, spesso piegate ad angolo retto rispetto al picciolo. Il notevole effetto ornamentale di questa pianta
è in gran parte dovuto alle diverse colorazioni che assumono le foglie durante la stagione vegetativa, verdi