6
Famiglia
Cactaceae.
Area d'origine
Brasile.
Etimologia
Il
termine generico deriva dal greco 'kerós' = cera o ceri, da cui il
latino 'cereus' = cero, torcia, in riferimento al portamento
colonnare. Il temine specifico è probabilmente una
trasformazione del nome indigeno 'mandacaro'.
Descrizione
Pianta succulenta a portamento arboreo, alta fino a 10 m, il cui
tronco legnoso si suddivide in alto in numerosi rami eretti,
bluastri da giovani, con 4-6 costole. Sulle areole, larghe 2-3 cm,
si inseriscono spine robuste, gialle, lunghe fino a 15 cm o più.
Foglie assenti. I fiori, che si aprono di notte, sono bianchi, di
grandi dimensioni (25 cm), con perianzio formato da numerosi
pezzi, verdastri all'esterno e bianchi internamente. Il frutto
carnoso, di colore rosso brillante, a maturità si fessura da un lato
mostrando la polpa bianca.
Periodo di fioritura
Fiorisce in
primavera avanzata, estate e inizio autunno.
Periodo di
fruttificazione
La fruttificazione segue la fioritura, tuttavia nelle
regioni temperate il frutto non completa la maturazione.
Coltivazione
Si può coltivare sia all'aperto, in pieno sole, che in
ambienti chiusi purché grandi e luminosi. Richiede solo
sporadiche annaffiature. Si moltiplica più comunemente mediante
talea dei rami oppure raramente per seme. La pianta, come tutte
le cactacee, teme il ristagno d'acqua che può provocare marciume
al colletto. Può essere infestatata da ragni rossi, cocciniglie ed
altri parassiti.
Uso
Si coltiva come pianta ornamentale per il suo
aspetto decorativo e per la crescita rapida. La polpa dei frutti è
commestibile, il sapore ricorda quello dei fichi d'India.
4
Pianta senza foglie
Ephedra fragilis Desf.
Famiglia
Ephedraceae.
Area d'origine
Regione
mediterranea, Arabia.
Etimologia
Il termine generico
deriva dal greco 'Ephedros' pianta sarmentosa senza
foglia. Il termine specifico fa riferimento alla gracilità dei
rametti.
Descrizione
La famiglia delle Ephedraceae
comprende il solo genere Ephedra, rappresentato da
alcune specie arbustive equisetiformi, tipiche della regione
mediterranea e delle regioni aride dell'Asia e dell'America.
Il fusto è ramificato alla base ed è interrotto da nodi
piuttosto ravvicinati. Le foglie, squamose e opposte, sono
assai ridotte e spesso riunite da guaine. Un importante
carattere anatomico che conferma l'elevato grado di
evoluzione raggiunto dalle Ephedraceae nell'ambito delle
Gymnospermae è rappresentato dal legno di tipo eteroxilo,
costituito cioè da trachee e tracheidi; mancano i vasi
resiniferi. I fiori, unisessuali, monoici o dioici, sono in qualche caso persino riuniti in infiorescenze bisessuali
(Ephedra campylopoda), altro carattere questo, che conferma la notevole evoluzione raggiunta da questo
gruppo, che viene ritenuto, assieme alle Gnetaceae, il punto di passaggio verso le Angiospermae. I fiori
maschili sono riuniti in infiorescenze costituite da fiori isolati all'ascella di una squama, avvolti da 2 brattee
perianziali e provvisti di un asse fiorale che porta all'apice 2-8 antere sessili. I fiori femminili sono isolati o
riuniti a coppie o a gruppi di 3 all'estremità di corti rami. Anch'essi, come quelli maschili, sono posti
all'ascella di una squama e sono forniti di brattee perianziali squamiformi; ciascuno di essi porta un solo ovulo
circondato da un cercine fruttifero. L'impollinazione è, di norma, anemogama, ma in alcuni casi può essere
entomogama e allo scopo vengono secrete sostanze zuccherine (Ephedra campylopoda). I semi, generalmente
appaiati, sono circondati da un involucro che si origina dalle brattee, che può assumere forme varie, potendo
essere carnoso e colorato, oppure trasformato in ali per la disseminazione anemocora. Nella flora italiana sono
presenti alcune specie di Ephedraceae, tra cui Ephedra fragilis, arbusto di grandi dimensioni, ramosissimo,
presente in Calabria e nelle isole maggiori, dove si associa spesso al ginepro coccolone (Juniperus
macrocarpa) formando una cenosi caratteristica delle dune costiere.
4
Piante con foglie
5
5
Foglie aghiformi o squamiformi
6
5
Foglie non aghiformi né squamiformi
14
6
Foglie squamiformi
7
6
Foglie aghiformi
8
7
Rametti non appiattiti, disposti in tutti i sensi. Pigne sferiche
Cupressus sempervirens L.