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Famiglia
Pinaceae.
Area d'origine
Asia Minore.
Etimologia
Il termine generico è il nome comune latino
dato a una pianta non identificata (forse un ginepro),
dall'aspetto simile al Cedro, derivato a sua volta dal
corrispondente termine greco 'kedros'. Il termine specifico
allude all'area d'origine della specie.
Descrizione
Albero
sempreverde che può raggiungere i 40 m d'altezza,
ramificato sin dal basso, con cima tendenzialmente
appiattita, corteccia grigio-scura, screpolata, rami
principali robusti e orizzontali e lunghi rami secondari
fittamente ramificati. Le foglie sono aghiformi, rigide, di
colore verde cupo o verde glauco, lunghe fino a 3 cm e
larghe 1 mm, riunite sui rametti laterali in fascetti di 10-
15. I fiori, unisessuali su individui diversi (specie dioica),
sono costituiti da squame spiralate portanti sulla faccia
ventrale le sacche polliniche (microsporofilli) oppure gli ovuli (macrosporofilli), riunite in infiorescenze dette
strobili o coni. Gli strobili maschili sono amentiformi, oblungo-cilindrici, di colore giallo-verdastro, i
femminili sono ovoidali, ombelicati all'apice, inizialmente di colore porporino. In assenza di un ovario la
pianta non forma veri frutti, ma a maturità i coni femminili appaiono ingrossati, lunghi 10 cm e larghi 5-7 cm,
formati da squame indurite, arrotondate e di colore grigio-verdastro, portanti semi largamente alati.
Curiosità
Introdotto in Europa intorno al XV secolo, si coltiva a scopo ornamentale per il portamento maestoso e il
colore del fogliame. Fornisce un legno tenero, facile da lavorare, assai resistente ed elastico, bruno e ricco di
canali resiniferi perciò dotato di un caratteristico odore aromatico e persistente, usato soprattutto per infissi,
pavimentazioni ed intarsi. La resina (olio di legno di Cedro) veniva adoperata nell'antichità per imbalsamare i
cadaveri e per ungere libri da fare durare a lungo.
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Foglie mediamente più brevi di 6.5 cm (misurare almeno 10 foglie!)
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Foglie mediamente più lunghe di 6.5 cm
Pinus pinea L.
Famiglia
Pinaceae.
Sinonimi
Pinus sativa Lam.
Area
d'origine
Regione mediterranea.
Etimologia
Il nome
generico è quello usato dai Romani, che deriva - attraverso
il greco 'pitus' - dal sanscrito 'pitu' = resina.
Descrizione
Albero sempreverde, con tronco alto fino a 20 m e chioma
ad ombrello nelle piante adulte, globosa in quelle giovani.
Corteccia grigio-scura, suddivisa, nelle piante adulte, in
grosse placche poligonali, appiattite e separate da
profonde fessure che lasciano intravvedere gli strati interni
rosso-arancio. Le foglie, aghiformi, sono riunite in coppie,
lunghe 8-15 cm, flessibili, di colore verde-scuro. I fiori,
unisessuali, sono riuniti in infiorescenze dette strobili o
coni. Gli strobili maschili sono cilindrici, gialli, quelli
femminili sono subglobosi o ovoidi, solitari, lignificati a
maturità (pigne), lunghi fino a 18 cm e larghi fino a 12
cm, di colore bruno-rossiccio, con squame a scudo dorsalmente piramidale con un umbone ottuso. I semi
(pinoli), due per squama, hanno un tegumento legnoso e sono ricoperti da una polvere nerastra.
Periodo di
fioritura
Aprile-Maggio. La maturità sessuale comincia in piante di almeno 15-20 anni d'età e i coni
impiegano circa due-tre anni a maturare completamente.
Coltivazione
Pianta rustica, termofila, longeva (fino
ca. 250 anni), legata a siti caldi e soleggiati, adatta a qualsiasi tipo di suolo. Resistente alla salsedine ed usata
per rimboschimenti costieri. Si moltiplica per seme. Sono frequenti le infestazioni da parte di un Lepidottero,
Thaumatopoea pytiocampa, la processionaria del Pino, che produce sui rami vistosi bozzoli biancastri in cui si
annidano le larve che possono provocare rapide defogliazioni in intere piantagioni.
Uso
Caratteristico del
paesaggio mediterraneo, si coltiva comunemente come albero da ombra e da tempi antichissimi per i pinoli,
ricchi di oli essenziali e di amido, usati nella cucina mediterranea per dolci e altri piatti tradizionali. In Italia la
maggiore produzione di pinoli si ha nelle provincie di Pisa, della Maremma toscana, del Lazio e di Ravenna.
Fornisce un legno resinoso e aromatico, usato per costruzioni navali e per travature. La resina contiene
terebintina (terebintina italiana) ad azione espettorante ed antisettica. Gli strobili maschili producono notevoli
quantità di polline, liberato dal vento sotto forma di una polvere gialla, nota come 'pioggia di zolfo'.
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Guaine avvolgenti le foglie interamente rossastre o bruno nerastre. Foglie larghe 0.6-1 mm
Pinus halepensis Mill.