La felce dilatata è una specie a vasta distribuzione circumboreale presente lungo tutto l'arco alpino, nell'Appennino centro-settentrionale e sulle montagne della Calabria. La distribuzione regionale si estende su quasi tutte le aree montuose del Friuli, con poche stazioni anche lungo il corso dell'Isonzo e nel Carso triestino. Cresce in prati, faggete, abetine umide, peccete, brughiere subalpine e lungo ruscelli, su suoli acidi, ricchi in sostanza organica, con optimum nella fascia montana superiore. I rizomi di Dryopteris venivano anticamente usati come antielmintico, ma contengono sostanze tossiche anche per l’uomo. Il nome generico deriva dal greco 'drys'(quercia) e 'pterís' (ala, felce), e significa 'felce delle querce'; il nome specifico si riferisce alle fronde con coppie di pinne molto distanziate. Forma biologica: geofita rizomatosa. Periodo di sporificazione: luglio-settembre. Rara nel Parco, nell’area di Coot e del Monte Chila.

Nome italiano: Dryopteris dilatata (Italia), Felce dilatata (Italia).