Area di studio
Include nella porzione prealpina le parti più elevate delle catene del Monte Plauris (m 1958) e dei Monti Musi (m 1869), e nella parte strettamente alpina il Monte Canin (m 2587), scendendo di quota solo in corrispondenza della frazione di Povici a Resiutta e nella Valle del Torrente Mea a Lusevera. La specificità della zona è determinata dal contatto di tre aree biogeografiche diverse, mediterranea, illirica ed alpina, che concorrono a determinare una ricchissima biodiversità.
Il Parco è membro associato del Progetto SiiT.
La vegetazione che si incontra percorrendo le vallate del Parco è il marcato risultato dell’azione congiunta di due fondamentali fattori ecologici: il particolare regime climatico ed il substrato geologico.
L’elevata piovosità - sui Monti Musi si registrano le più abbondanti precipitazioni a livello europeo - temperature relativamente miti ed escursioni termiche limitate concorrono a determinare un regime climatico di tipo oceanico che favorisce, assieme alla particolare natura dei terreni, lo sviluppo di una vegetazione ricca e diversificata.
Dal punto di vista floristico i territori del Parco sono stati studiati a partire dal secolo scorso. Nel 2005 è stato realizzato per l’area protetta un atlante corologico di elevato dettaglio (Gobbo & Poldini). Esso segue un volume sulla flora delle Prealpi Giulie compilata da Mainardis & Simonetti (1991) e un atlante illustrato a cura di Mainardis (2001).
I dati delle numerose ricerche svolte evidenziano un patrimonio floristico costituito da più di 1250 entità (specie, sottospecie e varietà), pari ad oltre un terzo della flora dell’intera regione Friuli Venezia Giulia, con 439 generi, 92 famiglie e oltre 60 endemismi (pari al 4,8% del totale) fra i quali la Campanula di Zoys, la Genziana di Froelich, il Raponzolo di roccia e il Papavero delle Alpi Giulie.
Basso è il valore delle specie avventizie (1,85% del totale) fatto questo che testimonia l'elevata naturalità dell'area.
Bibliografia
Partner/Partnerji: Università di Trieste, Dip. di Scienze della Vita (Lead Partner), Prirodoslovni Muzej Slovenije, Ljubljana, Univerza na Primorskem -Università del Litorale Koper/Capodistria, Università di Padova, Dip. di Biologia, Zavod Republike Slovenije za šolstvo Ljubljana, Comune di San Dorligo della Valle - Občina Dolina, Consorzio del Parco Regionale del Delta del Po Emilia Romagna, Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente del Friuli Venezia Giulia (ARPA - FVG), Gruppo di Azione Locale Venezia Orientale (GAL Venezia Orientale - VEGAL), Triglavski Narodni Park, Univerza v Novi Gorici. Progetto Strumenti interattivi per l’identificazione della biodiversità: un progetto educativo in un’area transfrontaliera (SiiT): finanziato nell’ambito del Programma per la Cooperazione Transfrontaliera Italia-Slovenia 2007-2013, dal Fondo europeo di sviluppo regionale e dai fondi nazionali. Projekt Interaktivna določevalna orodja za šole (SIIT): spoznavanje biotske pestrosti na čezmejnem območju sofinancirana v okviru Programa čezmejnega sodelovanja Slovenija-Italija 2007-2013 iz sredstev Evropskega sklada za regionalni razvoj in nacionalnih sredstev. | |||
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