La felce certosina è una specie a vasta distribuzione presente lungo tutto l'arco alpino, sull'Appennino settentrionale e sulle montagne della Calabria. La distribuzione regionale si estende su quasi tutto il territorio, con lacune molto ampie nella bassa pianura friulana. Cresce in boschi freschi e ombrosi, lungo le rive dei ruscelli, ai margini di torbiere, stagni e paludi, dal livello del mare alla fascia subalpina. I rizomi di Dryopteris venivano anticamente usati come antielmintico, ma contengono sostanze tossiche anche per l’uomo. Il nome generico deriva dal greco 'drys'(quercia) e 'pterís' (ala, felce), e significa 'felce delle querce'; il nome specifico è di significato incerto, potrebbe riferirsi alle montagne di Chartrese (Francia meridionale) dove il monaco S. Bruno costruì il primo eremo (da qui il nome ‘Certosa’), oppure essere dedicato ai naturalisti tedeschi I. e F. Karthäuser (sec. XVIII). Forma biologica: geofita rizomatosa. Periodo di sporificazione: giugno-ottobre. Molto rara nel Parco, sul Monte Plauris e a nord dei Monti Musi.

Nome italiano: Dryopteris certosina (Italia), Felce certosina (Italia).