La scrofularia nodosa è una specie a vasta distribuzione circumboreale presente in tutte le regioni dell’Italia continentale salvo che in Calabria. La distribuzione regionale copre l’intero territorio; in Carso la specie è piuttosto sparsa e non comune. Origina da boschi umidi e freschi dai quali è poi passata agli orli di boschetti disturbati, su suoli limoso-argillosi profondi, umiferi, da freschi a periodicamente inondati, ricchi in composti azotati, dal livello del mare a 1800 m circa. La pianta è leggermente tossica (iridoidi e saponine). Il nome generico deriva dall'antica ed errata credenza che alcune specie del genere fossero un efficace rimedio contro la scrofola, un'infezione dei linfonodi; il nome specifico si riferisce ai noduli presenti nell’apparato radicale. Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: giugno-settembre. Molto comune nel Parco.

Nome italiano: Castrangola (antichi), Erba d' le moroide (Piemonte), Erba d' le tajure (Piemonte), Erba da emorroidi (Toscana, Val di Chiana), Erba da taj (Veneto, Verona), Erba de moroidi (Lombardia, Brescia), Erba dei moroidi (Emilia-Romagna, Reggio), Erba del verme (Lombardia, Valtellina), Erba della Madonna (Veneto, Verona), Erba di San Felice (Piemonte), Erba mora (Lombardia, Brescia), Erba morela (Lombardia, Brescia), Erba p' r al muroi (Emilia-Romagna, Romagna), Erba per le maruele (Veneto, Verona), Ferraria (antichi), Giavardo (Veneto, Verona), Jerbe dai viares (Friuli), Jerbe de Madone (Friuli), Jerbe di Sant Ilesci (Friuli), Jerbe nere (Friuli), Maruele (Veneto, Verona), Millemorbia (antichi), Scrofalaria maggiore (Toscana, Val di Chiana), Scrofoleria (Emilia-Romagna, Romagna), Scrofularia (Lombardia, Como), Scrofularia nodosa (Italia), Scrufularia (Sicilia, Etna), Vinim (Piemonte, Frossasco).