L’ambretta dei campi è una specie a vasta distribuzione eurasiatica presente in tutta Italia ma con ampie lacune nelle regioni meridionali. La distribuzione regionale si estende, con qualche lacuna, su tutte le aree montuose del Friuli e nella parte più occidentale dell'alta pianura friulana, con stazioni più isolate nella parte nordorientale della provincia di Gorizia. Cresce in luoghi erbosi, negli incolti, in prati-pascoli, boscaglie, siepi e radure, dal livello del mare a 2000 m circa. Il genere è dedicato a Christian Knaut (1656-1716), botanico tedesco del XVII secolo; il nome specifico in latino significa 'dei campi arati'. Forma biologica: emicriptofita scaposa/ emicriptofita bienne. Periodo di fioritura: maggio-settembre. Molto rara nel Parco, nell’area di Tugliezzo e Povici.

Nome italiano: Ambretta (Toscana, Scandicci), Ambretta comune (Italia), Ambrette (Piemonte), Ambretto (Toscana, Scandicci), Barbe di bech (Friuli, Carnia), Duije (Piemonte, Mondovì), Erba carbona (Liguria, Bordighera), Erba d' l mourp (Liguria, Nizza), Erva cavaliera (Sicilia), Erva scabiusa (Sicilia), Forcellone (Abruzzi, Larino), Gallina grassa (Toscana, Monte Murlo), Gallinaccia (Toscana), Gallinette (Piemonte), Granera (Lombardia, Pavia), Knauzia arvense (Italia), Muscin (Emilia-Romagna, Reggio), Scabbiosa (Toscana), Scabiosa (Toscana), Scarpiosa (Puglia, Lecce), Scoe (Piemonte), Socere (Toscana, Monte Murlo), Vaeddvi (Emilia-Romagna, Bologna), Vedoina salvadega (Lombardia, Brescia), Vedovele salvadie (Friuli), Vedovella de prà (Lombardia, Como), Vedovella salvatica (Toscana, Val di Chiana), Vedovina (Toscana, Monte Murlo), Vedovina campestre (Toscana), Vedovina salvatica (Toscana, Val di Chiana), Veuva (Liguria, Nizza), Viduetta (Liguria, Genova).