La scilla silvestre è una specie dell’Europa meridionale presente in tutte le regioni d’Italia. La distribuzione regionale si estende dal Carso alla fascia montana del Friuli, con singole stazioni in pianura e lacune nel settore alpino; in Carso la specie è solo localmente comune nei boschi di dolina. Cresce con altre geofite a fioritura precoce in boschi mesofili di latifoglie decidue, su suoli argillosi freschi, sciolti e profondi, umiferi, piuttosto ricchi in composti azotati, con optimum nella fascia submediterranea e in quella montana inferiore. Tutte le parti della pianta e soprattutto i bulbi contengono diversi glucosidi che le rendono tossiche. Il nome generico deriva dal greco 'skilla', una sorta di bulbo, quello specifico si riferisce alla presenza di due sole foglie. Forma biologica: geofita bulbosa. Periodo di fioritura: marzo-giugno. Abbondante solo in alcune aree del Parco.

Nome italiano: Diacinto turchino (antichi), Giazinto silvestre (Veneto, Verona), Narsiss salvadegh (Lombardia, Brescia), Scilla bifoglia (Italia), Scilla silvestre (Italia).