La spigarola pubescente del Carso è una pianta annua a distribuzione illirico-anfiadriatica presente in Veneto, Friuli Venezia Giulia, e nelle regioni dell'Italia centrale e meridionale sino alla Basilicata. La distribuzione regionale è concentrata nella parte sud-orientale del territorio (Carso e Collio), ove trova il limite settentrionale; in Carso è solo localmente comune. Rara a Trieste, si concentra nella periferia sud-orientale; è segnalata a Montebello (252 m). Cresce in orli di boschi termofili, su suoli argillosi ricchi in scheletro, aridi d'estate, dal livello del mare a 800 m circa. Su substrati arenacei forma estese popolazioni con brattee rosso-porpora (var. purpurascens). Le piante di questo genere sono emiparassite (parzialmente parassite) e ottengono alcuni elementi minerali dalla pianta ospite; a differenza delle piante totalmente parassite, possiedono radici e foglie verdi e possono anche sopravvivere per conto proprio senza parassitare altre piante. La pianta è debolmente tossica (aucubina). Il nome generico deriva dal greco 'melas' (nero) e 'pyros' (farina), in quanto i semi mescolati con quelli del grano rendevano scuro il pane; il nome specifico si riferisce alle brattee dell’infiorescenza profondamente divise, quello della sottospecie, dal termine sloveno ‘Karst’, si riferisce al Carso, ove la pianta è frequente . Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: maggio-luglio.

Nome italiano: Melampiro carstiense (Italia), Spigarola pubescente (Italia).