La felce alpestre è una specie artico-alpina a distribuzione euroamericana presente in tutte le regioni dell'Italia settentrionale e centrale salvo che in Umbria. Cresce in boschi ombrosi, in anfratti umidi, presso le imboccature di cavità carsiche, in pendii erbosi e pascoli sassosi, su suoli argillosi ricchi in humus, dalla fascia montana inferiore a quella subalpina. Si associa spesso ad Athyrium filix-femina con cui ibrida dando origine a Athyrium x reichsteinii Schenneler & Rasbachcon. Nell'area di studio è sporadica in arbusteti e consorzi ad alte erbe della fascia subalpina: è stata osservata sul versante nord delle Vette, a Busa delle Vette alla testata dello Scalon, sul versante nord della Schiara e in Val Clusa sotto Valaraz. I rizomi, a volte utilizzati nella medicina popolare come antielmintico, contengono sostanze tossiche. Il nome generico significa "falso Athyrium" nome questo che deriva dal greco 'athyros' (senza porte), per i sori privi di indusio di alcune specie, quello specifico si riferisce alla grande dimensione delle fronde. Forma biologica: emicriptofita rosulata. Periodo di sporificazione: luglio-settembre.

Nome italiano: Atirio distentifoglio (Italia), Felce a foglie stese (Italia).