L'aquilegia di Einsele è una specie endemica delle Alpi orientali presente dalla Lombardia al Friuli. Cresce in pascoli rocciosi, su rupi, ghiaioni, macereti, greti torrentizi, su substrati calcarei o dolomitici, dalla fascia montana inferiore a quella alpina. Nell'area di studio è frequente dai greti torrentizi, anche a bassa quota, agli sfasciumi dolomitici nelle aree più elevate. Tutta la pianta e soprattutto i semi sono tossici per la presenza di glucosidi cardioattivi che liberano acido cianidrico e alcaloidi (aquilegina). L'origine del nome generico è controversa: alcuni propendono da una derivazione dal latino 'aquam legere' (raccogliere l'acqua) o da 'aquilegium', un recipiente per l'acqua, a causa della forma dei fiori; altri ritengono sia dovuto alla somiglianza dello sperone con un becco d'aquila; la specie è dedicata al medico e botanico barese A. Einsele (XIX secolo). Forma biologica: emicriptofita scaposa Periodo di fioritura: giugno-luglio.

Nome italiano: Aquilegia a foglie di talittro (Italia), Aquilegia con foglie di Thalictrum (Italia), Aquilegia della Val Vestino (Italia), Aquilegia di Einsele (Italia).