La cicerchia silvestre è una specie a distribuzione europeo-caucasica presente in tutte le regioni d'Italia. Cresce negli incolti, nelle macchie, in prati, arbusteti e boscaglie, su suoli aridi d'estate, dal livello del mare alla fascia montana. Nell'area di studio è diffusa in stazioni ruderali e presso le siepi, fino al limite delle colture. In passato i semi delle cicerchie selvatiche venivano usati nell'alimentazione umana, specialmente durante le carestie; l'uso prolungato causava spesso una grave sindrome neurologica detta 'latirismo' dovuto alla presenza nei semi di un amminoacido tossico; i getti giovani sono commestibili. Il nome generico è la latinizzazione dell'antico termine greco 'lathyros', che designava una pianta non identificata da cui si estraeva una sostanza eccitante; il nome specifico, dal latino 'sylva' (selva), si riferisce all'habitat boschivo. Forma biologica: emicriptofita scandente. Periodo di fioritura: maggio-agosto.

Nome italiano: Biscia (Liguria, Voltri), Biso salvadego (Veneto, Verona), Bocca d'aze (Liguria, Ruta), Cavalette (Liguria, Savona), Cesarone (Toscana, Scandicci), Cicerchia salvatica (Toscana, Scandicci), Cicerchia selvaggia (Abruzzi), Cicerchia silvestre (Italia), Cicerchione (Toscana, Scandicci), Cicerchione (Basilicata, Potenza), Cicerchione (Italia), Dolaca (Calabria), Erba brusca (Emilia-Romagna, Romagna), Erba galletta rossa (Toscana, Scandicci), Gagetei (Liguria, Sarzana), Galeti (Liguria, Sarzana), Ingrassabue (Toscana, Scandicci), Latiro silvestre (Italia), Leme (Liguria, Savona), Leme (Liguria, Cogorno), Leme de biscia (Liguria, Chiavari), Mocajone (Toscana, Scandicci), Mochi (Liguria, Savona), Pesarell (Piemonte, Massello), Pisello salvatico (Toscana, Scandicci), Poixo sarveigo (Liguria, Porto Maurizio), Pusiddazza (Sicilia), Roviglie (Toscana, Scandicci), Rubiglio di macchia (Toscana, Scandicci), Rubiglione (Toscana, Scandicci), Ruglione (Toscana, Scandicci), Sezercia salvadega (Lombardia, Brescia), Tirache (Veneto, Verona), V' zoun (Emilia-Romagna, Reggio), Vaialora (Sicilia, Modica), Vazza salvadga (Emilia-Romagna, Bologna), Veccione (Toscana, Scandicci), Veggiolone (Toscana, Scandicci).