La viola rupestre è una specie eurasiatica presente in tutte le regioni dell’Italia settentrionale, sull’Appennino settentrionale e sulle montagne dell’Abruzzo. Cresce in gramineti ed orli di boschetti e siepi, su suoli sabbiosi ricchi in carbonati, subneutri, aridi d'estate, dai 900 ai 2500 m circa, a volte anche più in alto. Nell'area di studio è sporadica nella fascia montana in stazioni asciutte ma soggette a ruscellamenti (sopra Fonzaso, Alvìs e San Mauro), a Valina di Lamon. Il nome generico, già in uso presso i Romani per designare sia la pianta che il colore dei suoi petali, deriva da una radice indoeuropea che significa 'intrecciare', 'flessibile', 'sinuoso', forse per i lunghi rizomi di molte specie. Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: aprile-luglio. |