L'anice delle Alpi è una specie delle montagne dell'Europa meridionale presente lungo tutto l'arco alpino (salvo che in Valle d'Aosta) e sull'Appennino settentrionale. Cresce nei prati e nei consorzi ad alte erbe su suoli argillosi piuttosto freschi, dalla fascia montana a quella subalpina. Nell'area di studio è diffusa e localmente dominante nel Feltrino occidentale, localizzata nell'Agordino, presso malghe e riposi, in radure boschive e in prossimità di accumuli di pietre. La pianta è ricca di anetolo che le conferisce un delicato profumo di anice-liquirizia e viene usata in cucina per aromatizzare i cibi in sostituzione dell'anice; le foglie si impiegano anche per lucidare e profumare il legno; in alcune regioni alpine le radici e i semi si usano per preparare sciroppi o liquori in sostituzione dell'anice. Il nome del genere deriva dal greco 'mýron' (unguento profumato, da cui 'mirra'), quello specifico si riferisce al profumo della pianta. Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: giugno-agosto.

Nome italiano: Anis (Friuli, Carnia), Fanoli (Friuli, Carnia), Finocchiella (Toscana), Mirride delle Alpi (Italia), Mirride odorosa (Italia).