L'erica carnicina è una specie delle montagne dell'Europa meridionale presente in tutte le regioni dell'Italia settentrionale e in Toscana (la presenza è dubbia in Lazio). Cresce in formazioni aperte su suoli calcarei primitivi ricchi in scheletro e poveri in humus, dal livello del mare (ove è molto rara) a 2400 m circa (a volte anche più in alto). Nell'area di studio è comune e localmente dominante in ambienti asciutti e soggetti a ruscellamento, dai greti di fondovalle ai ripidi versanti vallivi, fino alle praterie alpine. Il nome generico deriva dal greco 'eréiko' (rompere), per la presunta efficacia nello spezzare i calcoli renali, per la fragilità dei rami, o per la capacità di rompere la roccia con le radici; il nome specifico si riferisce al colore carnicino dei fiori. Forma biologica: camefita fruticosa (camefita suffruticosa). Periodo di fioritura: febbraio-giugno.

Nome italiano: Ausolova (Veneto, Cadore), Borsei (Veneto, Belluno), Bruga (Lombardia, Valtellina), Brugatta (Liguria, Rapallo), Brugh (Lombardia, Como), Erba gioxia (Liguria, Mele), Erica (Veneto, Verona), Erica carnea (Italia), Erica carnicina (Italia), Foem (Lombardia, Brescia), Forzei (Veneto, Belluno), Galla grixa (Liguria, Cogorno), Grignò (Friuli, Carnia), Grion (Friuli), Grionesse (Friuli), Grugnò (Friuli, Carnia), Issopo (Veneto, Belluno), Regogna (Lombardia, Brescia), Ridusiela (Friuli, Carnia), Risa (Veneto, Verona), Riso (Veneto, Verona), Riza (Veneto, Verona), Rongaroi (Veneto, Verona), Scombaron (Veneto, Belluno), Scopina (Italia), Scopina (Toscana), Sloda (Veneto, Belluno), Tazzonel (Veneto, Belluno), Verca (Lombardia, Valtellina).