La cortusa di Matthioli è una specie con una vasta distribuzione sulle montagne dell'Eurasia, dalle Alpi agli Urali sino al Giappone, presente, ma rarissima e molto localizzata, in Piemonte, Valle d'Aosta e nelle regioni del Triveneto; la specie è un probabile relitto della flora preglaciale, e il suo areale frammentato lungo il piede meridionale delle Alpi corrisponde bene con aree rifugiali non soggette a glaciazione. Cresce su ghiaioni umidi e rupi umide e ombrose, all'ingresso di caverne, in vegetazioni di alte erbe alpine, negli ontaneti, in stazioni lungamente innevate e su suoli ricchi di nutrienti, dalla fascia montana inferiore a quella subalpina. Nell'area di studio è diffusa e localmente abbondante solo nel settore occidentale, dalla Valle del Cismon fino a quella del Mis, in stazioni fresche e lungamente innevate: canalini erbosi, stillicidi, macereti e ripari sottoroccia; è stata osservata soprattutto nella fascia subalpina ma occasionalmente anche più in basso (Ponte della Serra sul Cismon). Il nome generico allude alla fioritura primaverile precoce di alcune specie; la specie è dedicata a Pietro Andrea Matthioli (1500-1577), medico e botanico senese, autore di una delle prime opere botaniche dell'evo moderno. Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: giugno-luglio. Syn.: Cortusa matthioli L.

Nome italiano: Cortusa di Matthioli (Italia).