La genziana gialla a stami saldati è un'entità appartenente ad una specie delle montagne dell'Europa meridionale. La specie intesa in senso lato, che comprende tre sottospecie, è presente sulle montagne della Sardegna e di tutta l'Italia continentale esclusa la Puglia, mentre questa sottospecie è ristretta alle Alpi orientali e all’Appennino settentrionale. Cresce nelle praterie e nei pascoli d'altitudine, sia in ambienti rocciosi che nei consorzi ad alte erbe, su suoli freschi, ricchi in sostanza organica e composti azotati, dalla fascia montana superiore a quella alpina. Nell'area di studio la specie, intesa in senso lato, è sporadica e in popolazioni a rischio, per l'eccessiva raccolta in epoche passate (accertata almeno per le Vette), in praterie subalpine; è stata osservata sui versanti nordoccidentali del Praèl e orientali del Monte Serva; altre presenze puntiformi sono note ma non divulgabili. Come tutte le specie congeneri contiene glucosidi amari che aumentano la secrezione gastrica; la radice viene utilizzata per aromatizzare l'acquavite producendo un superalcolico digestivo, usanza da sconsigliare in quanto la specie è protetta. Il nome generico deriva dal re illirico Genthios (ca. 500 a.C.) che secondo Plinio scoprì le proprietà medicinali delle genziane; il nome specifico si riferisce al colore giallo dei fiori, quello della sottospecie agli stami caratteristicamente fusi tra loro. Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: giugno-luglio. |