LLa digitale gialla è un’entità a distribuzione subatlantica, presente lungo tutto l'arco alpino (salvo che in Friuli) e nell'Appennino settentrionale sino al Monte Falterona. Cresce nelle radure di cedui e faggete termofile, in arbusteti, pascoli, ai margini dei sentieri, in situazioni semi-ombreggiate, con optimum nella fascia montana. Nell'area di studio è sporadica; è stata segnalata da Prosser nella in Val Cesilla, lungo la strada per le Vederne a circa 1150 m. Tutte le specie di Digitalis contengono un gruppo di glucosidi con potente effetto cardiotonico che le rendono fortemente velenose; oggi queste vengono sintetizzate in laboratorio e ampiamente usate nell'industria farmaceutica. Il nome generico deriva dal latino 'digitalis' (del dito, ditale) per la forma della corolla; il nome specifico, dal latino 'luteus' (giallo) si riferisce al colore dei fiori. Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: giugno-luglio.

Nome italiano: Aralda (Toscana), Bocchina de levrina (Veneto, Verona), Bruttamee (Liguria, Porto Maurizio), Capo di cane (Campania), Capo di cane (Toscana), Ciancianella (Calabria), Didaline (Lombardia, Brescia), Digitale gialla (Lombardia, Como), Digitale gialla meridionale (Italia), Digitale gialla piccola (Italia), Digitale gialla piccola meridionale (Italia), Digitaria (Toscana), Erba aroelda (Emilia-Romagna, Bologna), Erba du munei (Liguria, Bardineto), Erba minsaea (Liguria, Genova, Voltri), Erba nalda (Toscana), Fior gentile (Toscana, Montespertoli), Genzianella (Calabria), Muru de bò (Liguria, Porto Maurizio), Sciù da mè (Liguria, Ponti di Nava), Sussamee (Liguria, Porto Maurizio).