Il farfaraccio niveo è una specie delle montagne dell'Europa meridionale presente lungo tutto l'arco alpino e nelle pianure antistanti, salvo che in Liguria, dalla fascia submediterranea a quella subalpina. Cresce su pendii franosi, lungo i greti dei torrenti e sui ghiaioni, su substrati calcarei o dolomitici, oppure silicei ma ricchi in basi, con optimum nella fascia montana. Nell'area di studio è frequente su detriti e alluvioni grossolane, dai greti di fondovalle ai macereti di alta quota. La pianta era spesso usata a scopo medicinale, anche se le foglie ed i rizomi sono velenosi per la presenza di alcaloidi epatotossici. Il nome generico deriva dal greco 'petasos' (cappello), per le grandi foglie spesso usate come cappello dai bambini; il nome specifico deriva dal greco 'pará' (contro) e 'dóxa' (opinione) e significa 'contro ogni aspettativa'. Forma biologica: geofita rizomatosa. Periodo di fioritura: marzo-maggio.

Nome italiano: Barbaz (Friuli, Carnia), Ciapiei (Friuli, Carnia), Farfaraccio niveo (Italia), Lavaz (Friuli, Carnia), Lesciatt (Friuli), Lesciatt verd (Friuli), Lescie (Friuli), Petasite paradosso (Italia).